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7 May, 2025

La microeconomia continua ad andare forte ad Adjumani

Ti avevamo già detto di quanto la microeconomia vada forte ad Adjumani (leggi qui). Il merito è di un progetto intitolato appunto ''Microeconomia circolare su pratiche agricole, zootecniche e pastorali tra le popolazioni di rifugiati negli insediamenti di Magburu I e II e Baratuku e la comunità ospitante nel distretto di Adjumani, Uganda settentrionale'' che Africa Mission porta avanti con il contributo di Agenzia internazionale per la cooperazione allo sviluppo (Aics) nel distretto di Adjumani in risposta alla complessa emergenza sud sudanese in Sud Sudan, Etiopia e Uganda (AID 12629).

L'obiettivo è contribuire al miglioramento delle condizioni socio-economiche della popolazione locale ugandese e dei rifugiati provenienti da Sud Sudan, Sudan e altri Paesi, per una condivisione più sostenibile del territorio e un'integrazione sociale.

Il progetto, della durata di 20 mesi, si concluderà in giugno ed è implementato in tre insediamenti nel distretto di Adjumani: Magburu I e II e Baratuku. L'intervento prevede il supporto allo sviluppo endogeno, inclusivo e sostenibile del settore privato, un focus su agricoltura e sicurezza alimentare e uno su acqua, igiene, ambiente, territorio, gestione delle risorse naturali e cambiamenti climatici.

 

Supporto allo sviluppo endogeno, inclusivo e sostenibile del settore privato

Per promuovere la mitigazione dei conflitti e la coesione sociale è stata prevista la formazione per 100 mediatori culturali e corsi di alfabetizzazione primaria in lingua comune (inglese e madi). La sensibilizzazione dei leader dei rifugiati nell'insediamento di Boroli è stata realizzata attraverso l'alfabetizzazione e la formazione di mediatori culturali. Le strutture hanno coinvolto 113 nuovi partecipanti (sia rifugiati sia ospitanti) per la formazione sulla mediazione culturale provenienti da Boroli (55), Nyumanzi (26) e 32 dagli insediamenti di Baratuku. È stato completato con successo il rafforzamento delle capacità di quattro mediatori culturali già presenti nell'insediamento di rifugiati di Nyumanzi. La formazione è stata fatta da insegnanti qualificati messi a disposizione da Windle International e Sant’Egidio. Da parte sua Africa Mission ha fornito il materiale didattico.

Ad aprile il programma di alfabetizzazione primaria ha registrato una partecipazione positiva da parte degli studenti: sono state condotte 21 sessioni incentrate sul miglioramento dell'alfabetizzazione e dell'alfabetizzazione digitale attraverso l'uso degli smartphone. Inizialmente, si sono iscritti 113 partecipanti e altri 10 partecipanti si sono aggiunti alle prime due sessioni: 107 hanno partecipato attivamente ad almeno 4 sessioni. Per quanto riguarda infine il percorso di mediazione culturale, l'attività ha registrato 111 partecipanti con un coinvolgimento attivo nelle discussioni in aula e nelle presentazioni di gruppo: sono state condotte 5 sessioni in ciascun insediamento (Boroli, Nyumanzi e Baratuku), rivolte a 3 gruppi diversi.

 

Agricoltura e sicurezza alimentare

Ad Alito 96 rifugiati hanno frequentato i corsi sulle tecniche di allevamento e sulle basi di orticultura: la formazione si è articolata in sessioni sulla produzione e vendita di fertilizzanti organici sostenibili e mangimi per piccoli animali per i 96 corsisti in tecniche di allevamento, suddivisi in gruppi di risparmio e credito, mentre per i 37 corsisti in orticoltura si sono tenute sessioni sulla gestione dei rifiuti non organici e sulla produzione di beni materiali e in tutela ambientale, migliorando la loro comprensione delle pratiche sostenibili e della conservazione ambientale nell'orticoltura.

A marzo i 37 tirocinanti in orticoltura e i 96 tirocinanti in cura e allevamento degli animali sono stati coinvolti nella formazione sulle tecniche di risparmio e prestito secondo i metodi comunitari VSLA e hanno ricevuto i kit con gli strumenti per poter applicare quanto appreso dai corsi e avviare o proseguire le attività. Ai 133 studenti che hanno completato la formazione in orticoltura e cura degli animali e allevamento sono stati consegnati i certificati di conclusione dei corsi.

A fine aprile è stato avviato un ulteriore corso di orticoltura per 63 partecipanti tra rifugiati sudsudanesi e ugandesi della zona di Adjumani (52 uomini e 11 donne) selezionati e trasferiti al Training Centre di Alito: una volta formati, verranno suddivisi in gruppi sostenibili di 25 membri ciascuno per applicare le tecniche di risparmio e credito VSLA e riceveranno dei kit di avviamento al lavoro (costituiti ognuno da un paio di stivali di gomma, una zappa, una tuta, un annaffiatoio, un machete, 5 confezioni di semi diversi).

 

Acqua, igiene, ambiente, territorio, gestione delle risorse naturali e cambiamenti climatici

A marzo sono state completate le attività di riabilitazione di 12 pozzi; in aprile, il progetto di costruzione del serbatoio di valle è stato completato e oggi ha una capacità di stoccaggio di 4 milioni di litri d'acqua destinati al bestiame e all’irrigazione. È anche partita la costruzione di 4 stalle per il bestiame ad Agojo, Liri, Magburu I e II. Infine il veterinario distrettuale e l'Ingegnere agricolo senior distrettuale hanno effettuato visite di routine in loco e un'attenta supervisione, garantendo il mantenimento degli standard tecnici e del controllo di qualità.

 

Rifiuti e tutela ambientale

Al mercato di Magburu I, a marzo, la Tak and Friends Co. ha completato la costruzione di un punto di raccolta differenziata: dopo l'ispezione e l'approvazione del punto di raccolta, è stata completata con successo la consegna formale del punto di gestione dei rifiuti ai funzionari della sub-contea, trasferendone la proprietà e la responsabilità.

In aprile si è conclusa la formazione in Educazione Ambientale per 100 bambini in età prescolare in due scuole diverse: 50 studenti della scuola primaria di Magburu e 50 della scuola primaria di Esia. Il programma ha previsto dimostrazioni interattive sulla gestione dei rifiuti, presentazioni e test con un'elevata partecipazione registrata durante tutte le sessioni: si è registrato un miglioramento significativo, a dimostrazione di un efficace trasferimento delle conoscenze e della comprensione tra i partecipanti. Ad aprile è stata condotta anche una valutazione su 500 alberi piantati a settembre 2024 a Minik P/S e nell'insediamento di Baratuku per segnalare il tasso di sopravvivenza, la crescita e la salute generale, informando su migliori strategie di pianificazione e gestione per la prossima attività di piantagione di alberi a maggio 2025.

 

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