L'esperienza di due giovani agronomi al Traning Centre di Alito

Tra il 24 luglio e il 15 agosto Elena e Luigi hanno trascorso un periodo di servizio ad Alito, dove da anni Africa Mission Co operazione e Sviluppo ha avviato una scuola di agribusiness con annessa fattoria.


Alito è un piccolo villaggio al Nord dell’Uganda, non molto lontano da Lira. Una realtà rurale piena di sorprese. A sette ore di auto dalla capitale, verso Nord, si apre un paesaggio, che non potevamo immaginare durante i sei mesi di preparazione al viaggio. Un territorio pieno di biodiversità e piacevoli ''stranezze'' che ci hanno colpito e non poco. Durante il viaggio, non riuscivamo a distogliere lo sguardo dagli splendidi scorci, dai mercati, dalla gente.
Arrivati a sera, non ci siamo resi conto subito dove ci trovavamo, dai racconti e dalle chiacchierate in auto ci eravamo fatti un’idea sommaria di quello che da lì a poche ore dovevamo affrontare. La testimonianza di chi ha vissuto lì ci è stata molto utile, dalle parole di Marilisa e Alice, ma soprattutto dai loro sguardi, subito ci è parso di capire che l’esperienza che stavamo intraprendendo non era da poco, ma soprattutto non scontata.
Poco prima di partire eravamo convinti che la nostra preparazione tecnica ci avrebbe supportato nel riuscire a lasciare qualcosa: mai errore di pensiero fu più grande. Certo, sicuramente eravamopadroni degli argomenti, ma ci siamo resi conto che questo non bastava. Abbiamo capito, poi, che molto più utile è stato il confronto e la condivisione con chi, in quel luogo ci lavorava, ci viveva.
Già dalla prima alba ci siamo messi all’opera. Nemmeno il tempo di girare la farm per capire dove ci trovavamo, che subito ci siamo messi a lavoro. Primo problema, un’epidemia di Corizia infettiva nel pollaio. Contestualmente con i responsabili dei vari comparti della farm, abbiamo deciso di intervenire repentinamente a svuotare e disinfettare il pollaio. Già da questa prima esperienza ci è stata chiara la competenza dei ragazzi formati in questo centro di formazione che non ancora avevamo scoperto del tutto.

 



Siamo passati poi a discutere riguardo le produzioni agricole dei 240 acri, in gran parte coltivati. Qui abbiamo incontrato Gracious, una ragazza che è arrivata ad Alito già formata dall’università di Busitema, molto competente nel campo: è stato impressionate vedere la sua dedizione sia sul piano tecnico, sia sul piano manageriale. È stato veramente un bell’esempio di professionalità.


Il Training Centre di Alito, oltre che una fattoria, ospita anche una scuola professionale di agricoltura. Per una sessione straordinaria erano presenti cinque studentesse che dovranno frequentare la scuola per un periodo di circa quattro mesi. Abbiamo avuto l’opportunità di essere contemporaneamente insegnanti e discenti grazie anche ai facilitatori presenti. Abbiamo avuto un fruttuoso scambio di nozioni ed emozioni durante la piantumazione dei pomodori, la scerbatura degli orti e durante l’autopsia di una capra. La modalità di apprendimento ''learning by doing'' è ampiamente applicata dagli insegnanti. Infatti non mancano orti dimostrativi realizzati e curati dagli studenti e dal personale preposto.


Sono lunghi da raccontare i 17 giorni passati in compagnia dei ragazzi di Alito, tutti diversi e affascinanti, sorprendenti in bene e in male, nella loro splendida quotidianità.

''Signore dà il pane a chi ha fame, ma soprattutto dai fame a chi ha pane'' e noi abbiamo lasciato Alito affamati di una fame mai provata prima.
Consapevoli di aver imparato molto, anche in ambito tecnico, di essere stati più Testimoni reali che maestri concreti.

Elena e Luigi

Africa Mission