Ho sempre sentito parlare del famoso ''mal d’Africa'' e mi sono sempre chiesta come fosse possibile che un viaggio in una terra così lontana potesse toccarti il cuore così nel profondo. Ancora oggi a quasi un mese dal nostro ritorno sento i profumi, gli odori e vedo i colori di questo continente come se non me ne fossi mai andata. E’ un viaggio che ti travolge, sconvolge e coinvolge in modo totale. Vedi colori bellissimi che non puoi dimenticare facilmente e anche quando riguardi le foto riesci a risentire le sensazioni che hai provato quando le hai scattate e dei momenti che hai vissuto.
Non penso di poter riassumere in poche righe tutto quello che ho vissuto ma posso dire che sicuramente, almeno in parte, vivere in questo continente cambia la prospettiva con cui guardi la vita. Certo non si può pensare di cambiare il mondo da soli o con un viaggio di tre settimane ma sai che puoi dare un senso diverso a quello che farai al tuo ritorno. I paesaggi africani ti lasciano una sensazione di pace e stupore allo stesso tempo, l’ immensità della savana è impressionante e le strade di terra rossa seppure infinite e scomode da guidare in macchina sono indimenticabili. In questo viaggio abbiamo conosciuto una nazione fatta di persone con usi e costumi diversi dai nostri, con abitudini e storie complicate e nonostante il colore della nostra pelle fosse differente ci siamo sempre sentiti come a casa. Credo sia stata proprio questa la sensazione più belle di questa avventura, a migliaia di chilometri dalla nostra terra e dai nostri affetti non ci siamo mai sentiti stranieri. E’ stato come ritrovarsi nell’abbraccio di un amico ogni giorno, anche quando le cose che vedevamo ci facevano male o ci sembravano difficili da comprendere, quasi impossibili.
Questo paese, le persone e i compagni di viaggio che ho avuto mi sono entrati nel cuore e non se ne andranno mai, adesso posso dire anche io di avere il ''mal d’Africa''.