La mostra fotografica "La tua gioia è la mia gioia" è stata inaugurata venerdì 24 novembre nella suggestiva cornice di Palazzo Farnese per celebrare i 45 anni dalla nascita del Movimento, fortemente voluto da Don Vittorio Pastori e mons. Enrico Manfredini e che ancora oggi lega indissolubilmente Piacenza - e non solo - con la regione ugandese del Karamoja. All'evento hanno presenziato il consigliere Sergio Pecorara e l'ex sindaco Paolo Dosi, insieme ai volontari e ai cittadini incuriositi da una tematica, quella della cooperazione, attualmente sempre più oggetto di strumentalizzazione politica. Il percorso si snoda in più sale e parte dalle fotografie, preziose testimonianze storiche, di Prospero Cravedi, il quale ha documentato con particolare passione l'impegno di Don Vittorione sia durante il difficile periodo della carestia del 1979, sia in seguito, quando dalla situazione di emergenza si passò al bisogno di piantare semi per lo sviluppo duraturo dell'area che rese necessaria la nascita del Movimento Africa Mission. «Vittorione arriva in Africa e, rendendosi conto della totale mancanza d'acqua, si attiva immediatamente: il primo pozzo verrà perforato il 15 settembre del 1984, giorno della sua ordinazione sacerdotale» racconta il direttore Carlo Ruspantini, che ribadisce: «l'essenza di Vittorione era la pratica, capiva il problema e trovava una soluzione. Anche dopo la sua morte noi, seguendo il suo esempio, non ci siamo fermati: ad oggi sono stati perforati 1.100 pozzi con il millesimo che è stato donato a Papa Francesco». La mostra però non parla solo attraverso le fotografie: per rendere più completa l'esperienza sono stati inclusi infatti anche oggetti tradizionali africani e documenti storici di particolare importanza per raccontare il percorso di solidarietà compiuto da Africa Mission in Italia e in Uganda fino ad oggi. «Il visitatore viene poi invitato a lasciarsi alle spalle la propria realtà e a scendere dentro un nuovo mondo, quello del Karamoja, una terra lontana dall'Italia per lo spazio e per la cultura diventata simbolo della richiesta di aiuto e dell'incontro con l'altro. Ad accompagnarlo in questo viaggio ci sono le parole decise di Don Vittorione, che con un tono che non ammette repliche, invitava – e invita tuttora, attraverso la testimonianza di chi lo ha conosciuto - i cristiani tutti, e i giovani in particolare, a non lasciarlo solo nel suo arduo compito». 

Ad accogliere il visitatore in questa rappresentazione della terra karimojong c'è il Presepe, la cui capanna diventa simbolo di un percorso che lega la natività di Betlemme con quella africana. L'esposizione fotografica continua nell'ultima sala con immagini recentemente immortalate dal varesino Paolo Biasibetti e che raccontano una regione che, seppur ancora terra di contrasti, ha cominciato su gambe stabili il cammino verso il progresso senza però perdere la sua identità fiera. Nella stessa stanza, foto e video presenti permettono inoltre di conoscere alcune delle attività di Africa Mission, sia all'estero che in Italia: dal settore socio-educativo a quello idrico, fino alle attività di sensibilizzazione su temi quali i diritti umani e il rispetto dell'infanzia, passando per la formazione degli adulti . 

Oggi l'impegno dell'associazione continua con la presenza costante nella terra ugandese attraverso la promozione di progetti di sviluppo realizzati insieme alla popolazione locale e in Italia grazie all'incontro con le comunità, con l'obiettivo di diffondere la cultura della solidarietà e del dono, nella convinzione che la lotta alle disuguaglianze, prima di essere la rivendicazione di un diritto,sia il riconoscimento di un dovere, il dovere di avere cura della vita dell'altro e desiderare che realizzi il suo diritto alla gioia.

Ricordiamo che sarà possibile visitare anche una collettiva di artisti piacentini che hanno donato le loro opere all'associazione per contribuire ai progetti in corso e che, oltre all'orario di apertura indicato, è possibile richiedere aperture straordinarie e organizzare visite guidate chiamando il numero 0523/499424 o inviando una mail all'indirizzo  africamission@coopsviluppo.org. per poter usufruire di una guida.