A MOROTO UNA MARATONA PER I BAMBINI E UN FESTIVAL
Intensa l’attività nel nostro centro di Moroto (in Uganda) nella settimana appena conclusa. Due, in particolare, i momenti che hanno animato il fine settimana del 10/11 dicembre: una maratona di sensibilizzazione sui diritti dei bambini e un festival di chiusura delle attività previste dal progetto di Child Protection finanziato da Unicef.
“Per organizzare questi due eventi - racconta Pierangela Cantini, nostra collaboratrice in Uganda -, non potevamo scegliere un periodo più favorevole: la chiusura della settimana della pace nel Centro Giovani, la conclusione dei sedici giorni di attivismo contro la violenza sulle donne e la Giornata mondiale dei Diritti Umani. Subito si è messa in moto una macchina organizzativa incredibile, uno scambio di idee e una collaborazione tra dipartimenti, sia all’interno della nostra organizzazione, sia con la polizia, il distretto e altre organizzazioni e realtà”.
Per l‘organizzazione della maratona, il nostro collaboratore Roberto Montanari, responsabile per la logistica, ha fatto in modo che tutto il materiale necessario arrivasse da Kampala per tempo e in buone condizioni, per essere distribuito a ciascuno dei 240 ragazzi partecipanti, di età compresa tra i 10 i 15 anni: zainetto, maglietta, cappellino, spilletta e bottiglia. Lo slogan scelto era: “Karamoja runs for rights - Moroto 2011”.
Sabato 10 dicembre, la sveglia per i nostri collaboratori è stata alle 6.00, per la verifica di tendone e palco montati la sera prima, l’accensione del fuoco per cucinare la colazione e la preparazione dei pacchettini con salsiccia e chapati, tortina e soda da consegnare ai ragazzi dopo la corsa, la distribuzione dell’acqua lungo il percorso, la preparazione del punto di sensibilizzazione sui diritti dei bambini, l’allestimento del podio con i premi e il coordinamento con la Polizia per bloccare le strade e la Croce Rossa per il primo soccorso. La partenza della maratona è avvenuta alle ore 7.45.
“Che emozione - racconta Pierangela - vedere una Moroto resa vivace dai cappellini arancioni, il colore scelto per la maratona. E i risultati sono stati incredibili: il primo ragazzo ha percorso 10 km in 39 minuti e la prima ragazza in 43. Poi sono arrivati tutti gli altri, stanchi ma comunque contenti di aver partecipato e trasformato un comune sabato in una mattinata fuori dal comune. Apprezzati sono stati anche i premi: biciclette ai primi, tute sportive ai secondi e palloni ai terzi arrivati. E poi colazione e musica per tutti!”.
Il Festival, invece, è iniziato alle ore 14, sempre di sabato, con la partecipazione di gruppi diversi, scelti in modo da evidenziare tutte le tematiche oggetto di confronto durante l’anno: tre gruppi di donne, uno per distretto (Napak, Nakapiripirit e Moroto); i bambini di “School of Life” (orfani/malati di AIDS), che hanno organizzato, in collaborazione con le suore del Sacro Cuore di Naoi, uno spettacolino sulla non discriminazione dei malati di AIDS; il gruppo di acrobatica “Ombre nel Mondo”; un gruppo emergente di break dance; i “G-G Kids”, sei bambini cantanti che, grazie al contributo di Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo, hanno registrato canzoni sui loro diritti; e cantanti locali. Il tutto con la collaborazione dei bambini di strada e dei Rangers per il servizio di sicurezza e di distribuzione dell’acqua.
“Sappiamo che in Karamoja - conclude Pierangela - è difficile coinvolgere ed entusiasmare, soprattutto i giovani. Per questo a noi piace puntare su eventi in cui proprio loro si sentano direttamente protagonisti e al centro dell’attenzione, di fronte anche a personaggi di rilievo, come i membri del distretto che - in molti - hanno accolto il nostro invito. Che belle le giornate come queste, che bello sentirsi stanchi e tenere in mente gli attimi più divertenti e insoliti, vedere negli altri allo stesso tempo affaticamento ma soddisfazione perché tutto è andato bene. Questi sono quei momenti che fanno recuperare motivazioni ed energie!”.