A PONTE DELL‘OLIO IN CATTEDRA IL PROGETTO A.L.T. - ACQUA LIBERA TUTTI

Insegnati e formatrici insieme per sensibilizzare i bambini agli importanti temi dell’interculturale e dell’acqua
Sui tanti problemi della scuola è stato già ampiamente dibattuto. Ma nella scuola ci sono anche eccellenze, maestri e professori, di ogni ordine e grado, che hanno speso e continuano a spendere con intelligenza e passione la propria esistenza e le proprie energie in questo difficile, faticoso e meraviglioso mestiere che è l’insegnamento. Come diceva Lily Tomlin esistono ancora quegli insegnanti che ti danno qualcosa da pensare, qualcosa da portare a casa oltre i consueti compiti. Di questi insegnati ne esistono e nell’ ingarbugliato mondo della scuola fatto di pareti che si scrostano, palestre inadeguate, programmi confusionari, costituiscono la parte migliore dell’insegnamento. Allora capita che in qualche scuola della provincia piacentina un team formato da quattro insegnati della scuola primaria di Ponte dell’Olio, conoscono due ragazze e il loro progetto realizzato insieme ad Africa Mission-Cooperazione e Sviluppo e decidono di presentarlo ai bambini delle classi seconde. Il progetto “A.L.T. - Acqua libera tutti" ideato da Giorgia Agolini, formatrice piacentina, ha l’obiettivo di sensibilizzare e promuovere la tutela dell’acqua come risorsa finita, creando un legame sempre più profondo per le future generazioni tra uomo e ambiente. Il progetto A.L.T.- Acqua Libera Tutti si avvale del Teatro dell’Oppresso come metodo educativo-esperienziale rivolto ai bambini delle elementari, coniugando la pedagogia critica di Paulo Freire, il teatro dell’oppresso di Augusto Boal e il Teatro degli elementi, metodo ispirato a Jacques Lecoq che uniscono la naturale predisposizione dei bambini a giocare ed immedesimarsi con la forza degli elementi stimolando i sensi e l’immaginazione attiva. Le immedesimazioni sono guidate da Giulia Buvoli, performing artist con esperienze in Italia e all’estero. Il progetto ha preso il via alla scuola primaria di Ponte dell’Olio martedì 14 aprile e ha coinvolto 46 bambini delle classi seconde. Dopo una presentazione dell’associazione Africa Mission-Cooperazione e Sviluppo e della mission che la guida nelle operazioni di sostegno alla popolazione del Karamoja in Uganda i giovani studenti sono stati rapiti dalle immagini proiettate che mostravano loro piccoli coetanei alle prese con difficoltà enormi. Negli occhi dei bambini si ritrova lo stupore di comprendere quanta strada deve fare un bambino assetato per bere acqua potabile, di quanto sia difficile reperire un bene che per noi è a portata di rubinetto. Tante domande sulle condizioni di vita dei bambini ugandesi, sulla scuola che è così diversa, senza materiali, con banchi ricavati da lunghe assi di legno. La seconda parte del progetto creata da Giulia Buvoli utilizza il teatro come metodo didattico, “apprendere sperimentando” ha visto i bambini misurarsi con un piccolo esperimento basato sull’utilizzo dei cinque sensi. I bambini come piccoli scienziati hanno si sono misurati con la conoscenza dell’acqua utilizzando un senso alla volta e isolando gli altri. Il progetto realizzato anche con la collaborazione del Consorzio di Bonifica e dell’ Ufficio Scolastico Diocesano proseguirà per altri incontri ha lo scopo finale di conoscere l’altro da sé l’ambiente che ci circonda entrando in realtà immaginative molto concrete, poiché vissute.

Benedetta Scagnelli