Abbasy
Per quanto vivere in Uganda significhi essere circondati costantemente da karimojong, non è scontato riuscire ad instaurare con loro un rapporto stretto, diretto. Quando però questo accade, le storie e le esperienze che vengono raccontate, le vite dei singoli, fanno riflettere l'ascoltatore donando nuove consapevolezze. Monica ci racconta le storia di Abbasy, incontrato quasi per sbaglio durante un aggiornamento.
"In vista di nuovi progetti sulla formazione professionale
di giovani Karimojong, oggi mi sono recata a Kaabong per parlare con alcuni
ufficiali di distretto, deputati ai servizi sociali e all'educazione. Durante
la mia visita ho avuto una sorpresa inaspettata: ho potuto incontrare Abbasy.
Amurefu Abbasy, 26 anni, Karimojong da parte di madre e nato
a Kaabong, è un ex studente del progetto YDP/VSO, centrato appunto sulla
formazione professionale. Abbasy ha avuto la possibilità di seguire uno dei
corsi professionali proposti presto l'Istituto Tecnico di Kaabong nel 2014, in
particolare il corso di 6 mesi in meccanica. Abbasy è venuto a sapere del corso
tramite la sua parrocchia di riferimento e mi racconta: "Una domenica, alla
fine della messa, il preside della scuola professionale è salito sul pulpito è
ha fatto un annuncio. Tutti i ragazzi tra i 15 e i 35 anni che lo
desiderassero, potevano partecipare alle selezioni per la nuova serie di corsi
finanziati da VSO con il supporto di C&D".
Abbasy a quel tempo faceva il barbiere. Una volta conclusa la scuola secondaria inferiore (S5), ha deciso di imparare il mestiere di barbiere ed ha cominciato a lavorare in città. Ma il suo sogno è sempre stato quello di fare il meccanico. Purtroppo i corsi professionali in Karamoja non sono per tutti accessibili. Si tratta di corsi professionali di due anni, molto costosi, principalmente teorici che non vengono finanziati dal governo. Questo significa che uno studente deve pagare 210.000 UGX (€ 55,00) ogni trimestre, il che permetterà alla scuola di pagare il materiale necessario al corso, il vitto e l'alloggio per gli studenti e le tasse scolastiche. Pertanto Abbasy, non avendo la disponibilità economica per pagare due anni di corso, aveva ormai messo da parte il suo sogno.
Con il progetto Youth Development Programme, finalmente gli
si accende una speranza e decide di fare domanda.
Da allora sono passati 3 anni e Abbasy ha vissuto tante
nuove esperienze. Una volta finito il corso in meccanica, il progetto prevedeva
che gli studenti venissero costituiti in gruppi per formare delle cooperative.
Secondo una logica occidentale, avviare una nuova impresa in gruppo dà maggiori
speranze di successo, il gruppo si supporta nei momenti difficili, si aiuta nel
lavoro e prende decisioni ponderate. Purtroppo questo non
è stato il caso di Abbasy. Nella cooperativa formata vi erano dei soggetti poco
volenterosi a lavorare, pigri e desiderosi di fare soldi facili. Abbasy non mi
ha spiegato bene cosa successe, fatto sta che ha deciso di lasciare la
cooperativa per concentrarsi sulla sua formazione e il suo lavoro. Grazie al
buon cuore di un meccanico locale, da un anno Abbasy è stato assunto come tirocinante
per acquisire maggiori competenze e diventare un meccanico a tutti gli effetti.
Nel frattempo si guadagna da mangiare andando a riparare le macchine che
rimangono bloccate lungo la strada che collega il Distretto di Kotido a quello
di Kaabong, riuscendo a guadagnare 30.000/40.000 UGX al giorno.
Quando gli ho chiesto cosa pensava della volontà di dare vita ad un nuovo programma di supporto alla formazione professionale, ha fatto un grande sorriso e mi ha detto che sarebbe la cosa migliore per i giovani Karimojong che non hanno la possibilità, e spesso nemmeno la pazienza, di inserirsi nei sistemi di educazione formale. Ha anche sottolineato che bisogna riuscire a cambiare la mentalità che affligge questi giovani, convinti del fatto che lavori come il meccanico, il carpentiere, il muratore o il ristoratore, non siano lavori adatti a loro: "Bisogna mostrargli come, ragazzi come me, ce l'hanno fatta. Ho realizzato il mio sogno, riesco a mantenermi facendo il lavoro che avrei sempre voluto. Riuscire ad emergere in questa società è possibile, ed io ne sono l'esempio"."