ABBIAMO SETE ANCHE NOI

L’acqua: un bene prezioso ma che sembra così scontato. Eppure non tutti ce l’hanno: non tutti possono aprire il rubinetto e vedere l’acqua scendere ed è per questo che Rosario Milazzo, uno dei quattro caschi bianchi che stanno prestando servizio civile in Uganda, ci presenta il suo lavoro. Fa parte del progetto WASH che consiste nel monitorare pozzi già esistenti e costruirne altri per dare a tutti la possibilità di non dover percorrere chilometri a piedi con una jerrican in testa per avere un po’ d’acqua. Collabora alla campagna "Il pozzo di Papa Francesco", sotto la direzione del Country Rapresentative Giorgio Lappo.
Ci racconti brevemente quali attività svolge AfricaMission-Cooperazione e Sviluppo nel settore Acqua?
Le attività svolte nel settore acqua, definito anche settore WASH (acqua e igiene), sono diverse: vanno dall’approvvigionamento idrico di uso potabile, mediante la perforazione di pozzi, a quello per uso agricolo, mediante bacini di raccolta acqua piovana, dighe sotterranee e piccoli impianti di irrigazione. La costruzione di queste opere è affiancata da campagne di sensibilizzazione al corretto uso della risorsa e corsi di formazione per il personale locale.
Alcune di queste attività sono svolte all’interno del progetto CEI.

Cosa tratta nello specifico il progetto CEI?
Il progetto è finanziato dalla CEI – Conferenza Episcopale Italiana, il cui obbiettivo è quello di dare maggiore sostenibilità alla popolazione della regione Karamoja, nella gestione della risorsa idrica ad uso potabile.
Ha una durata di tre anni, ed è strutturato nel modo seguente:
• Verranno formati 75 meccanici di pompa, mediante corsi di formazione e training sul campo tramite la riabilitazione di 100 pozzi, finalizzati a dare loro conoscenze specifiche nella gestione dei pozzi;
• Con gli stessi meccanici formati nasceranno delle Cooperative;
• Verranno collocati alcuni punti vendita dei pezzi di ricambio dei pozzi, nei punti strategici della regione del Karamoja, distribuendo loro dei kit completi per la riabilitazione dei pozzi;
• In fine si faranno delle campagne di sensibilizzazione circa l’uso corretto dei pozzi sia nelle scuole che nei villaggi.

Pensi sia davvero importante per lo sviluppo di questa popolazione?
Uno dei maggiori problemi nella regione del Karamoja è caratterizzato dalla mancanza di acqua. A questo si aggiunge una carenza di istruzione di base, che non favorisce di certo l’uso corretto della risorsa idrica.
Per queste ragioni, la perforazione di pozzi, insieme alla formazione di meccanici di pompa locali, unita alla sensibilizzazione, risulta essere un intervento concreto al tema di sostenibilità.

Fai un esempio per aiutarci a comprendere l’area in cui lavori…
La settimana appena trascorsa è stata dedicata al monitoraggio dei pozzi perforati nel corso dell’anno 2015, per verificare il loro corretto funzionamento.
Alcuni dei pozzi sono veramente dispersi nel mezzo della savana: per raggiungerli è stato necessario percorrere decine e decine di chilometri tra arbusti e sterpaglie dove, a parte i sentieri tracciati dai piedi scalzi dei Karimojon, non vi è neanche la forma di una stradina in sterro.
La visita è stata molto emozionante, soprattutto nel vedere la quantità di persone in fila aspettando di pompare acqua. Prima di adesso, la loro unica fonte di approvvigionamento di acqua era un bacino nelle vicinanze creato da una piccola diga, mentre per altri un fiume a diversi chilometri.
Vedendo questi villaggi ci si è posti una domanda: chissà se queste persone sono state incluse nei 7.4 miliardi della popolazione mondiale. Non sappiamo dare una risposta a questa domanda, ciò di cui siamo certi è che adesso, anche loro, hanno accesso ad acqua potabile.