AD EXPO AFRICA MISSION PORTA L‘INNO ALL‘AMORE DI SAN PAOLO
Sabato 11 e venerdì 12 luglio, Africa Mission Cooperazione-Sviluppo ha portato a Expo Milano la propria esperienza di impegno nel settore della solidarietà internazionale.
Durante la due giorni presso "Piazzetta Piacenza", l’organizzazione di don Vittorione, ha proposto immagini, distribuito brochure e materiale informativo, percorrendo anche la via del canto e della danza, per catturare l’attenzione dei visitatori e soprattutto, per lanciare una provocazione alla solidarietà e lasciare loro un messaggio di impegno. "Avremmo voluto fare di più e meglio, dice Carlo Ruspantini, direttore di Africa Mission- ma siamo soddisfatti dell’esperienza vissuta e ringraziamo ATS Piacenza per Expo 2015, che ci ha dato questa opportunità".
Al centro della due giorni c’è stata l’acqua: la vita. Nel centro della piazzetta è stata posta una sagoma che riproduce un pozzo ugandese a grandezza naturale, con alcune persone che attingono acqua, opera predisposta dal prof. Antonio Romano del liceo Artistico Cassinari di Piacenza e realizzata dalla Bwide Srl di Pontenure. Gli studenti del Liceo Cassinari del prof. Romano hanno montato anche due video che sono stati proiettati durante la due giorni.
Davanti alla sagoma del pozzo è stato posto il piccolo jerrican giallo, riempito con 20 litri di acqua, con la scritta SOLLEVAMI. É stato lo strumento scelto per lanciare una provocazione alla gente di passaggio. In tanti hanno fatto la prova, tra questi anche l’attore Angelo Russo (che interpreta l’amatissimo agente Catarella, il divertente e strampalato centralinista del Commissario Montalbano), che ha voluto cimentarsi con la "prova del jerrican".
"Abbiamo voluto portare ad Expo la nuova sfida della campagna: "Il Pozzo di papa Francesco” che vedrà impegnata Africa Mission Cooperazione-Sviluppo a perforare 100 nuovi pozzi nei prossimi 3 anni - spiega il direttore Carlo Ruspantini- iniziativa che rappresenta un grande stimolo per tutti noi a portare avanti un impegno iniziato nel 1972 da don Vittorione".
Importante è stato il contributo dei numerosi volontari che con la loro presenza hanno testimoniato l’impegno ultraquarantennale di Africa Mission, dagli storici Daniele Vignola, Giuliana Apio, Cristiana Strozzi, Elisabetta Dordoni, Roberto Capasso, Giampaolo Zaccardi, Carlo Ruspantini alle più giovani, Sabrina Spina e Noemi Copelli.
Apprezzati e utili alla causa della solidarietà sono stati gli interventi del cantante e musicista piacentino Davide Croci, che ha proposto una serie di canti a tema solidale, e delle ragazze del gruppo di danza "Factory Musicals" che, con le loro coreografie, hanno portato non solo allegria e colore, ma anche una efficace provocazione alla solidarietà.
Per certi aspetti EXPO è un luogo ideale per parlare di solidarietà. Un luogo in cui tutti corrono per vedere cose, si affannano, percorrono chilometri e quando poi hanno sete si fermano in uno dei posti di ristoro allestiti un po’ da per tutto e comprano una bottiglietta d’acqua e ogni altro ben di Dio. La fida è quella di riuscire a far percepire loro che se pur "bisogni vitali" sono gli stessi per tutti gli uomini, due terzi dell’umanità quando ha sete non ha a disposizione un "posto di ristoro" ....
A chiusura della due giorni, Africa Mission, attraverso l’aiuto delle ragazze di Factory Musicals, che hanno messo il jerrican al centro delle loro coreografie, hanno cercato di lanciare un appello di speranza. Bello e coinvolgente è stato il ballo di chiusura, durante il quale, sopra le note dell’Hallelujah cantata da Alexandra Burke, è stato proposto L’Inno all’Amore di San Paolo.
"Un momento forte, per riaffermare che l’Amore non è quella parola "innocua" che descrive in sentimento idilliaco, utile per vendere prodotti o giustificare ogni atteggiamento. Continua Ruspantini: "Le parole di San Paolo sono potenti e ci indicano che l’amore è fatto di gesti veri, immediati, concreti, ripetuti, perché anche le scelte più alte, se rimangono nella sfera delle belle intenzioni o peggio, sono rivolte ad alimentare il proprio egoismo, allora non valgono nulla e sono come ... “tamburi che rimbombano"".
La solidarietà non può essere che concretezza, come concreto è il jerrican che è stato posto al centro della presenza ad Expo ed è la risposta che Africa Mission, fedele al messaggio di Don Vittorione, cerca di dare alla domanda di chi è nel bisogno, perché: "Chi ha fame ha fame subito..." e "Carità è l’essenza del cristianesimo".
"L’augurio, conclude Carlo Ruspantini, è che questo EXPO aiuti a riscopre una verità antica come le montagne: la solidarietà, da sempre è la vera energia che fa crescere il pianeta ... e oggi più che mai, con il periodo di crisi che il mondo occidentale sta vivendo, con le nuove tensioni etnico-religiose, i barconi di immigrati che arrivano tutti i giorni necessitando di un soccorso immediato, la solidarietà sta diventando un valore sempre più “necessario”.