Africa Mission compie 45 anni

Africa Mission compie 45 anni

Carissimo don Vittorio, 
ti scriviamo come amico, come confratello, come tuoi inadeguati successori alla guida del tuo Movimento Africa Missione e Cooperazione & Sviluppo. Perché ti scriviamo ora? Perché oggi, 15 aprile, è il giorno in cui sei nato tu nel 1926, e in cui è nata la tua creatura, la tua Opera missionaria, nel 1972. Doppio buon compleanno! Non è un gioco di numeri, di coincidenze e di ricordi. Non ti scriveremmo questa lettera pubblica, se la tua Opera non fosse sopravvissuta a te. Invece, sono passati ormai quasi 22 anni da quando ci hai lasciati, consumato dalla tua dedizione ai più poveri, e la tua Opera compie proprio oggi 45 anni! Come potremmo non ricordarti e non festeggiare questo anniversario di una storia che tu hai iniziato e che hai affidato alle nostre mani? Cogliamo questa occasione per una breve riflessione ad alta voce insieme a te sui nostri 45 anni. 

IL MIRACOLO
Dicono che per essere proclamati Santi ci vuole un miracolo riconosciuto. Noi non abbiamo (per ora) avviata la procedura per la tua beatificazione, però il miracolo ce l'abbiamo! Ed è precisamente la continuazione e la crescita della tua opera missionaria. Visto com'erano andate le cose, come tu le avevi impostate e gestite, nessuno avrebbe puntato un centesimo sulla sopravvivenza della tua missione africana. Troppo evidente e decisivo era stato il tuo carisma, il tuo entusiasmo, che come un torrente in piena trascinava con sé tutto e tutti. E non avevi preparato la successione, non ne avevi avuto il tempo, nemmeno di pensare come prossima la tua fine. La tua mente e il tuo cuore erano pieni di altre preoccupazioni, quelle dei poveri. Così te ne sei andato in silenzio, lasciandoci una stupenda e terribile eredità. 

L'EREDITA'
Quella che poteva sembrare una colpa è diventata un merito, perché non hai determinato il dopo, lo hai lasciato aperto e affidato alle nostre mani. Dunque un'eredità scomoda, ma stimolante: adesso tocca a voi! Abbiamo fatto fatica a trovare una impostazione, una divisione dei compiti, una linea comune, e abbiamo dovuto crescere. Ce l'abbiamo fatta, perché non ci hai lasciato soltanto dei problemi e degli impegni, ma soprattutto un bel numero di amici veri, con il cuore acceso, da una brace, da un germoglio, da un fermento, da un seme. E' questa la tua vera eredità, che continua a portare frutti buoni di carità, qui in Italia e laggiù nella tua Africa.

IL FRUTTO
A proposito di frutti, abbiamo avuto un bellissimo dono da parte del nostro Vescovo, Gianni Ambrosio: ha visitato le nostre sedi in Uganda, ha visto di persona le nostre attività missionarie e non ha esitato a definire la tua Opera "un frutto della Chiesa uscita dal Concilio Vaticano II". Nessuno mai aveva messo a fuoco così bene la sorgente della tua iniziativa, pur avendo fin dall'inizio il sostegno aperto del tuo amico il Vescovo Enrico Manfredini. Questo innesto nel cuore della Chiesa è molto bello e importante, perché è come un'ancora, un solido fondamento. Ci voleva lo sguardo e la parola autorevole del Vescovo, per mettere in piena luce il valore autentico della tua e nostra Opera.

L'AUGURIO
Ma che senso ha scrivere una lettera a te che non sei più tra noi? E' forse una finzione, un artificio letterario, una commemorazione? La luce della Pasqua che in questi giorni risplende sulla Chiesa e sul mondo, ci autorizza non solo a rivolgerci a te, ma anche a credere che davvero sei tu che continui a guidare i nostri passi, ad accendere i nostri cuori, a muovere le nostre mani.
Gli anni che passano non cancellano il tuo ricordo e la tua presenza nel cuore di chi ti ha conosciuto, sia in Africa come in Italia. Il segreto della tua opera sta proprio qui, nell'avere raggiunto il cuore della gente che hai incontrato e che ancora incontri dentro al Movimento. Progetti e raccolte di beni non potrebbero continuare e non servirebbero, senza questo coinvolgimento dei cuori, senza un modo nuovo di pensare e di vivere, quello del Vangelo.
Grazie don Vittorio! 
L'augurio di Buon Compleanno a te e alla tua Opera sia motivo di speranza per i tanti amici che hai incontrato in tutta Italia e per tutta la comunità piacentina, che ti sente come uno dei suoi figli migliori.

Don Maurizio Noberini Carlo Antonello