Aggiornamenti da Nuyok by Sara Pugliese

Aggiornamenti da Nuyok by Sara Pugliese

Pubblichiamo gli aggiornamenti sul kit di analisi del progetto Nuyok redatti dalla nostra volontaria di servizio civile Sara Pugliese, attualmente giù in Uganda.

CRS (Catholic Relief Services) e i suoi partner, tra cui C&D, stanno implementando un'attività chiamata Nuyok finanziata da USAID.  Lo scopo di Nuyok è migliorare la qualità della vita e garantire una sicurezza alimentare e idrica alle famiglie vulnerabili nella regione del Karamoja. La sezione WASH del progetto Nuyok si è occupata della riabilitazione dei pozzi di acqua potabile e della formazione dei Meccanici di Pompa e dei vari Comitati di gestione delle risorse idriche in collaborazione con il governo locale. I beneficiari sono gli abitanti dei villaggi situati nei quattro distretti coinvolti nel progetto, cioè Napak, Nabilatuk, Nakapiripirit e Abim. In preparazione alla chiusura di tale progetto, C&D ha organizzato una formazione di sei giorni sulla qualità dell'acqua e sulla misura dei parametri fisico-chimici e microbiologici, per consentire al Dipartimento Idrico/Sanitario del Distretto Locale di portare avanti il controllo della qualità nei villaggi anche dopo la fine di Nuyok.  La formazione si è svolta presso la Cinema Hall all'interno del compound di C&D dal 20 al 25 settembre 2021. Il team di RWSRC II (Rural Water and Sanitation Regional Centre II) guidato dall'Ing. Wilfred Okello ha condotto il training. Sono stati coinvolti in questo corso gli addetti alle risorse idriche del Distretto locale (District Water Officer), gli Ispettori Sanitari distrettuali (District Health Inspector) e gli assistenti dei District Water Officer (Assistant DWO Environment).

La prima parte della formazione è stata prettamente teorica e gli argomenti affrontati sono stati i parametri organolettici, fisico-chimici e microbiologici dell'acqua, le metodologie di monitoraggio e valutazione, i test esistenti e i laboratori attivi in Uganda. Invece una seconda parte pratica è stata dedicata alle analisi e all'utilizzo del kit per preparare i fruitori del training alle attività di valutazione e permetter loro di acquisire familiarità con le strumentazioni. Ciascuno dei partecipanti ha dovuto realizzare il report dell'Indagine Sanitaria di due pozzi per individuare eventuali minacce per la salute e attribuire alla fonte un livello di rischio.

In seguito, si è passati alle analisi di laboratorio sui campioni d'acqua prelevati in situ.Il training si è concluso con un test scritto per valutare le conoscenze acquisite e la consegna dei certificati di partecipazione. Dopo questa formazione, sono state fornite a ciascun Distretto coinvolto le apparecchiature per condurre il controllo della qualità dell'acqua. Il kit consegnato consiste in una valigetta portatile, la "Wagtech Potatech", che contiene tutti gli strumenti e i reagenti per condurre i test. La particolarità del kit è che può essere trasportato sul campo per realizzare le misurazioni fuori dal laboratorio. La strumentazione permette di misurare parametri fisici (pH, conduttività e torbidità), chimici (ammoniaca, arsenico, cloro libero, cloro totale, nitriti e nitrati) e microbiologici (coliformi totali e fecali).  La valutazione di tali parametri è importante per garantire un'acqua sicura agli utenti dei pozzi. Infatti un livello di questi superiore ai valori di legge potrebbe avere serie conseguenze sulla salute. Ricordiamo inoltre che garantire un'acqua destinata al consumo umano sicura e disponibile per tutti è uno degli Obbiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG 6).  L'Agenda 2030 invita tutti gli Stati a "non lasciare indietro nessuno". Gli SDG, infatti, possono essere considerati raggiunti solo quando vengono soddisfatti per tutti i sottogruppi della popolazione. Proprio per questo gli indicatori dovrebbero essere valutati e suddivisi per reddito, sesso, età, etnia, disabilità e posizione geografica. In Uganda un sondaggio del 2019 ha rivelato un divario consistente riguardo alle fonti di approvvigionamento idrico "basic" di base tra l'area urbana (79%) e quella rurale (48%), tra i più ricchi (80%) e i più poveri (44%), e tra la capitale Kampala (97%) e la regione rurale del Karamoja (38%)). Le fonti "basic" in Karamoja sono rappresentate dai pozzi situati in prossimità dei villaggi. Nel paese solo il 17% della popolazione ha accesso a una fonte di approvvigionamento idrico "gestita in sicurezza" ("safely managed") cioè disponibile al bisogno, localizzata nelle vicinanze e libera da contaminazione (JMP report, 2021). Nonostante la situazione appaia leggermente migliorata rispetto all'ultimo Report JMP del 2015, la strada per raggiungere l'obiettivo è ancora lunga.