Grazie. È una parola semplice ma necessaria soprattutto ora. Nel momento in cui l'esperienza terribile del Covid-19 ci tocca pesantemente negli affetti e addensa neri nuvoloni all'orizzonte, il ringraziamento per un gesto di Carità compiuto assume, oggi più che mai, la forza di un vero segno di speranza per tutti.
Per questo con oggi parte la Settimana del Ringraziamento: sette giorni in cui ringraziamo tutti e ciascuno per averci aiutato a portare avanti i nostri progetti: i risultati di un anno li trovate pubblicati nelle schede dei singoli progetti, proprio nel nostro sito. E trovate anche un grazie perchè senza Solidarietà e senza Carità non c'è via d'uscita.
Ecco la luce che mettiamo nel mondo: durante il 2019, insieme, abbiamo perforato 28 nuovi pozzi di cui 20 produttivi e 59 sono stati riabilitati; abbiamo mantenuto aperto per tutto l'anno il Centro Giovani "don Vittorione" che rappresenta un importantissimo punto di riferimento per i giovani e per i bambini della Karamoja; abbiamo fatto numerosi interventi nei settori sanitario, educativo, agro-zootecnico, (compresi 9 campi sfollati nel Nord dell'Uganda), dando una formazione professionale di base ad oltre 4.750 giovani ugandesi e supportato missionari e realtà locali: una solidarietà che ha raggiunto più di 116.000 persone in Uganda.
È stato un anno intenso di opere realizzate con la gente e per la gente, vissuto con passione e con la volontà di fare sempre meglio e di più.
La sfida del "post Covid-19" sarà questa: passare dalla società della filantropia alla società della FRATERNITÀ.
Siamo grati dunque a Papa Francesco che si erge con la "grandezza" della sua semplicità e mitezza, proponendo la forza di speranza che viene dalla proposta del Cristo Risorto.
Oggi piangiamo i nostri morti, ma lo facciamo nella prospettiva della Resurrezione: facciamo nostre le loro attese, i loro sogni di un mondo migliore, i loro insegnamenti. Forti del loro ricordo, impegniamoci a portare una rinascita sociale ed economica per le strade del "Mondo post Covid-19".
Il vostro aiuto è stato essenziale per fare tanto quest'anno, lo sarà anche il prossimo e negli anni a venire perchè solo la forza della Fraternità ci permetterà di soccorrere i "vicini di casa" senza dimenticarci di chi è lontano fisicamente, ma mai così lontano da non potere essere raggiunto dalla nostra premura di fratelli.

Un abbraccio da tutti noi di Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo e un grande ringraziamento dai nostri amici ugandesi.