Bambini a rischio, continua il progetto con KIA

Bambini a rischio, continua il progetto con KIA

Il fenomeno dei bambini di strada purtroppo è ancora presente in Uganda. Sono diverse le cause che spingono bambini a cercare miglior fortuna nella capitale: fame, mancanza di attenzioni, insicurezza, matrimoni forzati, abusi. In alcuni casi vengono addirittura incitati a partire dai genitori o parenti. In Karamoja continua l'attività un consorzio, del quale fa parte anche AMCS e finanziato da KIA - "Kerk in Actie", che prevede il recupero e il reinserimento dei bambini che sono fuggiti. In questi primi sei mesi le attività realizzate sono state numerose. Nelle strade di Kampala sono stati intercettati e registrati ben 40 bambini. In seguito alla verifica dei dati per ogni bambino, si sono effettuate le ricerche delle famiglie di appartenenza e ognuno si è sottoposto a una pre-visita. Altri 34 bambini sono stati rintracciati nelle strade della Karamoja mentre transitavano e 7 di questi erano sud-sudanesi. Alcuni erano in età infantile e non sono stati in grado di fornire spiegazioni chiare rendendo difficile anche l'individuazione e il reinserimento nelle loro famiglie.
Una tecnica per contrastare queste migrazioni interne è educare le famiglie. Sono stati raggiunti 76 genitori/parenti per aiutarli a comprendere il ruolo centrale che ricoprono nell'educazione e aiutarli rafforzare il rapporto con i loro figli/nipoti. Sono stati condotti anche dialoghi di comunità per coinvolgere non solo i parenti ma anche le persone che vivono nello stesso insediamento e villaggio.  In totale sono stati realizzati 2 dialoghi coinvolgendo 70 persone.
Nei primi 6 mesi dell'anno è partito anche il programma di follow-up per monitorare i casi precedenti andando nei villaggi per visitare le famiglie. Ben 96 beneficiari sono stati trovati e supportati con assistenza medica, materiale per l'igiene personale e cibo.
Purtroppo se da una parte le restrizioni per il Covid-19 e per le razzie animali hanno diminuito le migrazioni di bambini visti i numerosi posti di blocco della polizia, dall'altra hanno causato un aumento dei casi di violenza in casa, soprattutto per quanto riguarda le ragazze. 
Rispetto agli inizi, questi spostamenti sono sicuramente più controllati ma purtroppo sono ancora molto frequenti. Da diversi anni AMCS è protagonista di questo processo che tenta di scoraggiare queste migrazioni e continuerà a esserci: ma ha bisogno dell'aiuto di tutti. Per questo anche il tuo contributo è importante: dona ora per l'Uganda!