BILANCIO POSITIVO PER "RUN FOR WATER" ALLA 26ESIMA VENICEMARATHON

Bilancio positivo per “Run for Water Run for Life”, la campagna di solidarietà con cui Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo ha partecipato, per il 6° anno consecutivo, a Venicemarathon. La nostra Ong è stata al centro dei riflettori grazie all’intervento di Moreno Argentin, già ciclista professionista e campione del mondo nel 1986 a Colorado Springs. L’ex iridato è stato infatti testimonial quest’anno della nostra campagna finalizzata alla costruzione di pozzi per l’acqua potabile nell’arida regione del Karamoja, in Uganda.
Il progetto è stato presentato dal campione di ciclismo e da Carlo Antonello, presidente di Cooperazione e Sviluppo (vedi foto), ai microfoni degli animatori della fiera Exposport, che sabato mattina ha accolto migliaia di studenti e famiglie partecipanti alle Family Run, le corse non competitive che si svolgono il giorno precedente la Maratona. Più di 12mila gli iscritti alle due corse, svoltesi una al Parco San Giuliano e l’altra in Riviera del Brenta, alla prima delle quali ha fatto da apripista il campione olimpico di maratona Stefano Baldini. All’evento era associato uno scopo benefico: il ricavato delle iscrizioni, detratti i costi organizzativi, è stato infatti destinato ai progetti solidali di Venicemarathon, tra cui appunto “Run for Water Run for Life”.
Il presidente Antonello ha ricordato i risultati raggiunti grazie al connubio tra Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo e Venicemarathon, attivo già dal 2006: 11 nuovi pozzi d’acqua perforati e altri 3 non più funzionanti riattivati, per un totale complessivo di oltre 12.500 beneficiari raggiunti. “Portare la mia testimonianza per un progetto come questo - ha detto Moreno Argentin - è per me motivo di orgoglio e soddisfazione. Per progetti seri come questo sono contento di mettere la faccia e continuerò a mettercela”.

La manifestazione, alla quale ha partecipato una ventina di volontari di Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo provenienti da varie parti d’Italia, è continuata domenica 23 ottobre con la vera e propria gara, che ha proposto quest’anno un inedito passaggio in Piazza San Marco a Venezia. Tra i maratoneti c’era anche Antonio Petrella, referente per il Laboratorio veterinario realizzato e gestito da Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo a Moroto, in Uganda. Il volontario ha corso con il pettorale numero 5325 per la nostra Ong, completando il percorso con un invidiabile tempo di 3h51’46’’.
La gara femminile ha visto prevalere la keniana Helena Kirop, che ha vinto in 2h23’37” frantumando il precedente primato stabilito nel 2008 dalla connazionale Lenah Cheruiyot in 2h27’02”. Per Helena Kirop si aggiunge la soddisfazione d’aver stabilito il primato personale sulla distanza. Alle sue spalle l’altra keniana, vincitrice del 2010, Makda Haji, che ha chiuso in un più che valido 2h27’31”, mentre terza è stata la poco più che ventenne etiope Fantu Jimma in 2h30’26”.
La gara maschile è stata vinta dall’etiope Tolesa Tadese Aredo in 2h09’13” davanti al keniano Simon Mukun, distaccato pochi secondi (2h09’18”). Terzo si è classificato l’altro etiope Debebe Wolde in 2h09’56”.

Attimi di commozione per l’arrivo al traguardo di Alex Zanardi e Francesco Canali, che hanno portato a termine in poco più di due ore il loro sogno: correre assieme la 26^ Venicemarathon. L’handbiker bolognese ha trainato per tutti i 42.195 metri del percorso l’amico Francesco, 43enne di Parma affetto da SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica), affrontando con la sola forza delle braccia ponti, calli e canali per dimostrare che non esistono sfide impossibili. Canali, ex podista ammalato dal 2005, aveva un sogno: correre a Venezia e, grazie al grande cuore dell’amico Zanardi, l’ha realizzato. La gara disabili è stata invece vinta da Orazio Fagone, ex campione Olimpico di Short Track, in 1h20’54”.

La 26^ Venicemarathon è stata conclusa da ben 5868 atleti (di cui 967 donne), l’ultimo dei quali ha chiuso in 6h21’59”; per tutti sono stati momenti indimenticabili grazie alla bellissima giornata di sole ed allo spettacolare passaggio in Piazza San Marco.