BUON COMPLEANNO DON VITTORIO

Il 15 aprile 1926 nasceva don Vittorione.
Il 15 aprile 1972 nasceva Africa Mission.
Ricordiamo queste due date importanti per la nostra storia di Movimento.
A Moroto, presso la nostra sede, alle 10,00 con la celebrazione della Messa presieduta dal Vescovo Mons. Damiano Guzzetti.
A Kampala, alle 15,00, con la celebrazione Eucaristica presiedutala da padre Larem.
A Piacenza, alle 15,00 presso la sede, con la preghiera guidata da don Maurizio.

Nel cuore di quanti lo hanno conosciuto di persona, o attraverso l’incontro con Africa Mission...

CARO DON VITTORIO, TORNA A GRIDARE

Mio Caro don Vittorio,
se penso e quando penso a te, “sento gridare”, avverto un’anima generosa e piena di entusiasmo come un bambino di fronte a un regalo.
Sei un semplice profeta, perché hai tentato di rovesciare le povertà dell’umanità con queste armi: gridando da indifeso, mettendo a nudo la tua generosità, seminando entusiasmo.
Lo sai meglio di me: i profeti sono uomini a rovescio. E se pensiamo bene a questo nuovo periodo della storia, a questo terzo Millennio, ti chiederei proprio di tornare.
Vedi: questa società e anche questa Chiesa, a volte, gridano soltanto i diritti e non annunciano più il dovere di servire la vita, si gridano gli interessi e non la disponibilità a servire. Si parla sottovoce dei valori, si invocano, si cercano ma senza dirlo forte e senza esporsi. Anche i Media gridano per vendere e… vendersi.
Fratello Vittorio, torna a gridare da pazzo, facendo venire i brividi alla pelle del cuore dei giovani. Fai tremare i vetri delle Chiese, di teatri e delle piazze. Che non sia poesia, ma una eredità che ci prendiamo: di scendere in piazza con e per i poveri più poveri insieme a te.
Torna e aiutaci a non fare mai conti, affinché la Carità sia… senza misura.
Io so che tu facevi sempre i conti per il denaro che ricevevi, ma era una industria della Carità con i conti sempre aperti sull’Africa e sul mondo. Dio moltiplica quello che doniamo e ci toglie anche quello che abbiamo se doniamo con il contagocce.
Questo vale anche per la generosità sul tempo disponibile e sulla generosità per viaggi e volontariato anche disagevole e sacrificato.
Torna a metterci in gioco e in campo: questo significa entusiasmo. Dobbiamo fare squadra, dobbiamo giocare la partita delle povertà attuali, non possiamo stare a domandarci chi è il più bravo giocatore: la tua e nostra partita esige di dimenticare se stessi e giocare con il collettivo o , se preferisci, con la Comunità.
Grazie Vittorio, non solo perché ci sei stato, ma soprattutto perché ci sei: a dirci la verità che fa male e che fa bene, ma che ci fa stare nella storia con il Vangelo di Cristo letto e vissuto da VITTORIONE.


Don Giosy Cento