CENTINAIA DI GIOVANI ALLA "GMG KARIMOJONG" PROMOSSA A MOROTO

Si è conclusa domenica 21 agosto, in concomitanza con la GMG di Madrid, la Giornata Mondiale della Gioventù promossa a Moroto, in Uganda, da Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo, presso il Centro giovani Don Vittorio, in collaborazione con le diocesi cattoliche di Moroto e Kotido. Dal 16 agosto al 21 agosto, infatti, centinaia di ragazzi della regione del Karamoja, la più povera di tutta l’Uganda, in comunione con i giovani di tutto il mondo, si sono riuniti per una settimana di incontri ispirati allo stesso tema del raduno con il Papa, “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”. Alla manifestazione sono intervenuti anche il vescovo di Moroto, mons. Henry Ssentongo, l’assistente spirituale nazionale di Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo, mons. Sandro De Angeli, e diversi sacerdoti del Karamoja.

A scandire le giornate della “GMG” di Moroto sono stati momenti di preghiera, competizioni di atletica, calcio e netball, esibizioni artistiche con canti, danze e spettacoli teatrali sul tema dell’evento e incontri di approfondimento su argomenti culturali e anche sanitari, come quello dell’Hiv e dell’Aids. Ai giovani partecipanti, provenienti da tutto il Karamoja, sono stati distribuiti i cappellini con il logo della GMG di Madrid e la scritta “Torubakisi icasito Ananupit kus alo Tooma Kristo”, traduzione in lingua karimojong del tema di Madrid: “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”.

Uno dei momenti più significativi della manifestazione è stata la Via Crucis per le strade dei quartieri più poveri di Moroto, svoltasi nella giornata di venerdì 19 agosto: i giovani hanno portato una croce bianca di ferro per tutto il percorso, per poi fissarla su un picco del monte Moroto, a 1400 metri, in una posizione visibile da ogni parte della città. “Non si è trattato dell’usuale cerimonia - dice dall’Uganda l’assistente spirituale di Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo, mons. Sandro De Angeli -, ma si è rivissuto concretamente nell’oggi la croce e la sofferenza di Cristo e si è riscoperto che la salvezza passa soltanto attraverso questo segno di amore totale. I giovani hanno poi portato la croce di ferro su un monte che domina la città di Moroto. Un’ora di scalata, faticosa certamente, ma anche questa vissuta nella gioia, nell’amicizia, nella condivisione”.

Sempre nella giornata di venerdì i ragazzi si sono riuniti in Cattedrale per l’Adorazione al Santissimo Sacramento. “Non ho potuto non emozionarmi nel vedere questi giovani che hanno riempito la Cattedrale e con fede forte hanno pregato e cantato - dice ancora mons. De Angeli -. Mi sono sentito fortunato di poter partecipare a questo momento. Ho visto la Chiesa dei giovani, una Chiesa che non ha paura di vivere una fede segnata dalla fatica e capace di sostare in adorazione di fronte al Signore. Si è potuto sperimentare, e ogni giorno si sperimenta, che la fede in Cristo Gesù anche qui dà senso alla vita dei giovani. Cristo Gesù può essere la speranza anche per i giovani karimojong e la fede e l’incontro con lui può aiutarli a costruire un futuro più sicuro e ad essere protagonisti per un mondo più bello, più giusto, più pacificato perché costruito insieme tra loro e con i giovani di tutto il mondo”.

Dopo la veglia di sabato 20 agosto, vissuta in concomitanza con quella di Madrid, la manifestazione a Moroto si è chiusa nella giornata di domenica 21 agosto con la messa animata dai canti e dalle danze dei giovani karimojong; una celebrazione in cui si respirava tra i ragazzi aria di festa e di gioia per essere insieme ancora una volta uniti dalla fede in Gesù Cristo e in comunione con i giovani di tutto il mondo e con il Papa.