Comunità è...
Comunità è stare insieme, è condividere, è supportarsi e ogni tanto non sopportarsi. Tutto fa parte del "gioco". Essere comunità è una bellezza, è stupirsi insieme, ma è anche scalare una montagna in compagnia: faticoso, difficile, alcune volte ci tocca rallentare il passo altre accelerarlo per non perdere la strada. E' farci piccoli per lasciare spazio anche agli altri, o essere chiamati ad esprimere il proprio pensiero facendo conoscere agli altri alcuni aspetti del nostro carattere che magari custodiamo gelosamente.
Essere comunità a Moroto è tutto questo e tanto altro. I nostri volontari e collaboratori lo sanno bene perché quando scelgono di partire per un'esperienza in Karamoja, vengono accolti sia dalla comunità di espatriati già presente, sia dalla comunità più grande che è quella karimojong. Chi parte vive per periodi differenti in una società a lui sconosciuta e che spesso porta a molti interrogativi. Le giornate scorrono via veloci presi dal lavoro e dalle attività, spendendosi pienamente per chi ha bisogno e poi arrivano i giorni in cui a certe domande si fatica a trovare risposta, oppure si è semplicemente stanchi. Altre in cui vorresti condividere le gioie della giornata con i tuoi cari, con chi è a casa, ma internet non va e magari ci si sente un po' più soli. Ecco, questo non accade se si vive una comunità, fatta di persone in cammino che, nonostante tutto, si rispettano e si vogliono bene. Persone che condividono le ore di lavoro e di tempo libero. In cammino insieme.
In questo momento "storico" a Moroto vive una comunità fatta anche di un gruppo di giovani, alcuni al secondo o terzo anno in Karamoja, altri alla prima esperienza come Caschi Bianchi. Ad accompagnarli in un cammino comunitario e anche spirituale è don Sandro De Angeli, la nostra guida spirituale da circa un anno in Uganda. Il gruppo si è dedicato una giornata, trascorrendo insieme dei momenti importanti in cui ognuno ha potuto esprimere la propria personalità attraverso la scelta di un oggetto, ha potuto raccontare ciò che prova, o semplicemente "come sta". La giornata si è conclusa con una messa all'ombra di un albero.
Questo è essere comunità, fermarsi ogni tanto, ascoltarsi, accettarsi, fare fatica insieme perché tutto non resti parola, ma si concretizzi in piccoli gesti d'amore quotidiani.
"Siamo chiamati ad offrire un modello concreto di comunità che, attraverso il riconoscimento della dignità di ogni persona e della condivisione del dono di cui ognuno è portatore, permetta di vivere rapporti fraterni".
Papa Francesco