Diario di viaggio: tra nuovi incontri e partenze

Diario di viaggio: tra nuovi incontri e partenze

Sono finiti i festeggiamenti a Moroto, quindi giornata dedicata alla visita dei progetti. In particolare, il gruppo ha fatto a tappa a Kobulin nel centro di formazione professionale. C'è stato tempo anche per fare tappa al pozzo dedicato al grande Prospero Cravedi, dove è stato vissuto un momento toccante. Leggiamo il racconto di Betty:

25 novembre 

Fra un mese esatto è Natale. Me ne accorgo nonostante i 28 gradi segnati dal termometro, le rose fiorite e l'albero coi manghi che stanno maturando nel giardino che ho davanti e attorno al quale si sviluppa il centro di Africa Mission Cooperazione e Sviluppo. Me ne accorgo mentre stamattina Mimì, volontario storico dell'associazione che nonostante i suoi 83 anni scende inarrestabile da Procida quasi ogni anno, mi porge un paio di caramelle Rossana da succhiare durante il viaggio verso Kobulin: davanti ho il monte Tororo o quel poco che si intravede una volta superata la savana impastata di fango. A Kobulin l'associazione ha un centro di formazione dove i ragazzi di strada imparano a fare i carpentieri, i cuochi e gli agricoltori: mentre li fotografo, intenti a impastare frittelle e ciambelle che poi ci faranno assaggiare, penso che non siano poi così diversi dai loro "colleghi" del nostro campus Raineri Marcora. Semplicemente davvero la fortuna è solo una questione di geografia. Quella di oggi è una giornata di saluti: salutiamo don Maurizio Noberini, Marisa Savi e il giornalista Paolo Alfieri che ripartono per Kampala e poi per l'Italia. E poi salutiamo anche Prospero Cravedi, il "dear friend of Africa Mission and the karimojon people". Nella scuola delle suore di madre Teresa dove quasi tre anni fa gli è stato intitolato un pozzo, ci scopriamo a commuoverci davanti alla piccola targa che lo ricorda: un maestro chiede se vogliamo dire una preghiera. Non capiamo le sue parole, ma le intuiamo mentre i bambini ci guardano meravigliati. Domani ci attendono undici ore di viaggio e noi ci siamo ritagliati il giusto tempo per chi è qui e per chi è da qualche parte, anche se non lo vediamo.