Discutere la tesi ad Adjumani... si può!
Discutere la tesi ad Adjumani... si può. La dimostrazione arriva da Valeria Lotti, stagista di AMCD nel campo profughi di Adjumani che qualche settimana fa ha discusso la tesi su "Welcoming refugees in Uganda: the case study of the NGO Africa Mission- Cooperation and Development". A gennaio 2022 Valeria ha cominciato il master in International cooperation and development dell'Università Cattolica che prevedeva 6 mesi di lezioni teoriche e pratiche con esami sui temi della cooperazione internazionale e uno stage di tre mesi. Da qui l'idea di impostare la tesi sul tema dell'accoglienza in Uganda con riferimento all'attività di Africa Mission.
"Per me lo stage è stato un ottimo spunto per approfondire la conoscenza teorica del contesto di accoglienza ugandese - spiega Valeria - la tesi è divisa in tre capitoli: il primo offre una panoramica generale della situazione dei rifugiati in Uganda e di come il loro sistema legale di accoglienza si sia evoluto nel tempo. L'Uganda è infatti uno dei paesi con il sistema di accoglienza migranti più strutturato al mondo. Il secondo capitolo si concentra sulla situazione ad Adjumani e nel terzo parlo più specificatamente di Africa Mission, facendo un breve excursus storico e un focus sul progetto".
A parte la tesi, Valeria fa un bilancio di questo anno: "Il 2022 non è stato un anno semplice - spiega - il master mi ha messo alla prova sotto tanti punti di vista e ci sono stati momenti in cui non mi sentivo in grado. Ma il supporto dei miei colleghi e della mia famiglia sono stati determinanti nella riuscita di questo percorso. Mi sono iscritta a questo master perchè "fare la cooperante" è stato il mio sogno da quando sono stata per la prima volta in Uganda nel 2017 (quando avevo appena finito la maturità e stavo per cominciare la triennale in Scienze politiche). Sono passati cinque anni da quella prima volta e sicuramente non sono più quella Valeria, sono cresciuta, ho studiato e imparato tanto. Questa esperienza come stagista con Africa Mission mi sta mettendo molto alla prova. Il lavoro è impegnativo e ci sono momenti in cui faccio fatica. Nonostante questo, avere Deborah come capo progetto è un fattore di grande aiuto: non abbiamo tanti anni di differenza e questo ci ha permesso di instaurare fin da subito un rapporto di amicizia e reciproco rispetto e supporto. Le giornate qui ad Adjumani in settimana sono scandite dal lavoro in ufficio e sul campo: personalmente preferisco quello sul campo perchè ti permette di conoscere i beneficiari e di toccare con mano il vero senso di questo progetto. Riesci a tradurre l'elenco di excel con nomi che fatichi a pronunciare che appartengono a posti lontani e sconosciuti, a dei volti e occhi di persone che hanno vissuto tanta sofferenza nella loro vita ma che hanno tanta voglia di fare e che ripongono grande fiducia nel lavoro dell'organizzazione".
A parte la tesi, Valeria fa un bilancio di questo anno: "Il 2022 non è stato un anno semplice - spiega - il master mi ha messo alla prova sotto tanti punti di vista e ci sono stati momenti in cui non mi sentivo in grado. Ma il supporto dei miei colleghi e della mia famiglia sono stati determinanti nella riuscita di questo percorso. Mi sono iscritta a questo master perchè "fare la cooperante" è stato il mio sogno da quando sono stata per la prima volta in Uganda nel 2017 (quando avevo appena finito la maturità e stavo per cominciare la triennale in Scienze politiche). Sono passati cinque anni da quella prima volta e sicuramente non sono più quella Valeria, sono cresciuta, ho studiato e imparato tanto. Questa esperienza come stagista con Africa Mission mi sta mettendo molto alla prova. Il lavoro è impegnativo e ci sono momenti in cui faccio fatica. Nonostante questo, avere Deborah come capo progetto è un fattore di grande aiuto: non abbiamo tanti anni di differenza e questo ci ha permesso di instaurare fin da subito un rapporto di amicizia e reciproco rispetto e supporto. Le giornate qui ad Adjumani in settimana sono scandite dal lavoro in ufficio e sul campo: personalmente preferisco quello sul campo perchè ti permette di conoscere i beneficiari e di toccare con mano il vero senso di questo progetto. Riesci a tradurre l'elenco di excel con nomi che fatichi a pronunciare che appartengono a posti lontani e sconosciuti, a dei volti e occhi di persone che hanno vissuto tanta sofferenza nella loro vita ma che hanno tanta voglia di fare e che ripongono grande fiducia nel lavoro dell'organizzazione".