Prosegue il nostro progetto biennale in collaborazione con Fao che applica i concetti di gestione integrata delle risorse naturali e gestione sostenibile del territorio per dare alle comunità la capacità di gestire in modo sostenibile la terra e le risorse idriche e per promuovere azioni più produttive attraverso le scuole agropastorali sul campo (APFS).
I risultati del primo anno dicono che è stata migliorata la capacità di 1.890 membri dei 63 gruppi APFS sugli aspetti dell'uso del suolo e della produzione delle colture, in particolare per quanto riguarda l'irrigazione su piccola scala, la produzione integrata e la lotta contro i parassiti, la semplice manipolazione post-raccolta, la commercializzazione, la gestione delle risorse naturali, la conservazione del suolo e dell'acqua. Inoltre vengono trattati anche argomenti trasversali come la lotta alla disparità di genere e al lavoro minorile, la promozione dei servizi igienico-sanitari e la gestione dei conflitti.
I 63 gruppi, dopo aver scelto il loro tipo d'impresa, hanno utilizzato diverse tecniche per combattere il degrado ambientale, ad esempio con la piantumazione su terreno in pendio che migliora la coltivazione del suolo e dell'acqua.
I gruppi APFS hanno scelto di mappare i luoghi con disponibilità di acqua in assenza di precipitazioni. Le attività sulla gestione integrata dei bacini idrografici migliorerebbero non solo la gestione delle risorse naturali e la produttività sostenibile delle colture, ma anche la conservazione dell'ambiente.
Questa iniziativa fa parte di un programma più complesso dal titolo F-SURE che cerca di rispondere all'insicurezza alimentare cronica a cui è affetta la stragrande maggioranza delle persone nella regione del Karamoja a causa delle pressioni combinate di siccità, degrado ambientale e cambiamento climatico.
Ma c'è di più: in questo programma, da ottobre 2022 AMCD ha avviato un progetto che lavora allo stesso obiettivo dell'iniziativa appena descritta ma che collabora con altre realtà. Se il primo opera attraverso le scuole agropastorali, questo si impegna a promuovere e sostenere il ruolo di piccole realtà locali della cooperazione allo sviluppo, dette CBO (Community Based Organitation). L'attività consiste nel fornire questi gruppi con mezzi, conoscenze e strumenti necessari per portare a termine quelle iniziative che oggi solo le grandi organizzazioni internazionali sono in grado di svolgere, così un domani potranno finalmente crescere e diventare operatrici di sviluppo di primo piano.
È possibile trovare info più dettagliate nella pagina dedicata al progetto.
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