Non ci sono più le mezze stagioni. I ghiacciai si sciolgono. Ogni volta che piove è allarme meteo. Roba da far quasi rimpiangere i timori per il buco nell'ozono di cui si parlava già vent'anni fa. Il cambiamento climatico lo viviamo ogni giorno sulla nostra pelle, ma non pensate che in Uganda vada meglio. Il Karamoja infatti da almeno un anno è costretto a fare i conti con mesi di secca alternati a piogge anomale. Inizialmente siamo intervenuti distribuendo generi alimentari di prima necessità e riabilitando pozzi, ma ben presto ci siamo accorti che non basta. Così abbiamo cercato fondi per realizzare progetti mirati a combattere il cambiamento climatico e potenziare la resilienza della popolazione locale: uno di questi è "Agricoltura e allevamento per il futuro: costruire la resilienza climatica per la sicurezza alimentare" finanziato dalla Cei con i fondi dell'8 per mille e realizzato in partnership con la Diocesi di Moroto e le autorità locali. L'intervento mira a diversificare e a migliorare la produzione agricola e dell'allevamento controllato e sostenibile, rafforzando le competenze di 225 giovani, 50 gruppi formati da 25 allevatori e agricoltori e 50 Veterinari di Comunità attraverso la formazione tecnica e la sperimentazione pratica, nel rispetto e nella tutela dell'ambiente. La selezione dei beneficiari è avvenuta in cinque distretti della regione e le attività si sviluppano grazie al supporto dei tre Learning Centre gestiti proprio da Africa Mission. Quali sono i risultati degli ultimi mesi? I tre centri sono stati ispezionati e sono stati realizzati dei corsi di aggiornamento per lo staff. A seguire sono stati selezionati i 10 gruppi per ognuno dei cinque distretti: all'interno ci sono agricoltori e allevatori guidati un "agricoltore modello", il cosiddetto Model Farmer che sarà il riferimento durante l'implementazione del progetto. Queste 1.250 persone hanno seguito un corso di potenziamento di nove giorni all'interno dei Learning Centre e hanno ricevuto sementi e attrezzature agricole. Il progetto prevede anche la perforazione e la riabilitazione di pozzi d'acqua: in tre mesi ne sono stati individuati e riabilitati dieci che permettono a 5.745 persone di avere acqua pulita. Sono stati anche perforati due pozzi nel distretto di Moroto. Nelle prossime settimane si continuerà con gli interventi nel settore idrico. È stata condotta anche un'indagine del nostro staff di Monitoraggio e Valutazione per monitorare l'evoluzione del progetto e la sua efficacia.