Insieme sempre, anche ai tempi del Covid 19

Insieme sempre, anche ai tempi del Covid 19

Ad oggi, 2 aprile 2020, sono quarantaquattro. Tanti sono i casi di coronavirus accertati in Uganda, dove due giorni fa il presidente Museveni ha stabilito un nuovo blocco automobilistico per i privati e un coprifuoco notturno fino al 14 aprile. Finora Africa Mission Cooperation and Development aveva potuto proseguire le attività e sensibilizzare i villaggi a una maggiore attenzione verso le pratiche igieniche, ma queste nuove norme cambiano le carte in tavola.
Al momento tutte le nostre attività sono sospese.
Ad Adjumani le iniziative dedicate ai rifugiati sono ferme.
Ad Alito la Scuola di Agribusiness è chiusa: sono presenti i guardiani per accudire gli animali e un numero ridotto di dipendenti per controllare le attività dell'azienda agricola.
A Moroto tutte le attività legate alla formazione, al Centro Giovani, all'asilo e ai laboratori sono sospese: nella nostra sede restano Kul Chandra Timalsina e Er Rohini Timalsina, Francesco Ghibaudi, Benedetta Gallana, Martina Novello e Federico Tosca.
A Kampala le attività, seppure non ferme, si sono drasticamente ridotte: nella "casa madre" sono presenti Pier Giorgio Lappo, Cristina Raisi, Pierangela Cantini, Don Sandro De Angeli, Daniele Cervellera e Camilla Marion, Pietro Scartezzini e Norberto Lesi, Roberto Montanari, Massimo Serafin.
Essendo parte di un comitato di emergenza, la sede di Moroto continua a garantire gli interventi di riabilitazione dei pozzi che vengono eseguiti dalle squadre di dipendenti locali secondo le indicazioni di sicurezza date dal Cda. Contestualmente i nostri volontari si sono organizzati per produrre sapone da consegnare ai detenuti nelle prigioni ugandesi e per confezionare mascherine da dare ai dipendenti e in alcuni dispensari seguiti da AMCD.
La situazione è decisamente problematica: i nostri volontari sono al sicuro e possono contare su una rete di sostegno legata all'ambasciata italiana, ma i timori che il coronavirus possa diffondersi in Africa come già è avvenuto in Europa ci sono.
Come tanti italiani anche noi di AMCD in queste settimane ci siamo ritrovati a piangere la scomparsa di alcuni dei "nostri" volontari e sostenitori e siamo consapevoli di quanto terribile sia questa epidemia. Per questo è davvero grande il timore circa gli effetti che il virus potrebbe avere in Uganda, dove il sistema sanitario non è pronto ad affrontare una pandemia come questa e il 33 per cento della popolazione è al di sotto della soglia di povertà.
Nelle sedi italiane dell'associazione i volontari sono impegnati al servizio delle comunità perché la lotta al coronavirus riguarda tutti. E noi, in quasi cinquant'anni di attività in un Paese pieno di difficoltà e problemi, siamo abituati a lottare. E siamo abituati a farlo assieme, tutti uniti.