INTRODUZIONE AL PROGETTO SGBV

Irene Moltrer, da settembre scorso volontaria in Karamoja, è impegnata quotidianamente nel settore socio-educativo, in particolare nel progetto SGBV - Sexual Gender Based Violence (violenze sessuali e di genere).
Il progetto persegue l’obiettivo generale di costruire un Karamoja libero dalle violenze sessuali e di genere, una delle piaghe che coinvolgono questa regione, e riguarda in particolar modo i distretti di Moroto, Napak e Nakapiripirit.
Irene sta quindi lavorando al fianco di figure come i social worker (assistenti sociali) e i change agents, principali intermediari tra Cooperazione e Sviluppo e le comunità locali, al fine di raggiungere numerosi obiettivi, quali: la riduzione della tolleranza nei confronti delle SGBV e della pratica delle mutilazioni genitali femminili, che sono diffuse soprattutto nel Sud del Karamoja, tra i Pokot e tra i Tepeth, attraverso la conduzione di dialoghi con le comunità e attraverso la formazione all’interno delle scuole. Altro obiettivo è creare un ambiente favorevole per quanto riguarda la conoscenza e la successiva accettazione delle leggi e delle politiche per potenziare la responsabilità delle comunità locali nella prevenzione alle violenze. Non meno importante è favorire l’accesso a servizi sanitari, di supporto psicologico e di protezione per chi è stato vittima di violenza
Fondamentale è l’incontro con le comunità, le occasioni di dialogo previste sono circa 200 in 2 anni e hanno come argomenti principali i diversi tipi di violenza che si possono riscontrare all’interno delle comunità, le cause e come prevenirle. Altro tema è quello dell’HIV/AIDS, come si manifesta e come evitarne la diffusione; le mutilazioni genitali femminili e le problematiche sanitarie correlate a questa pratica.
Le figura dei "change agents" fa sì che il lavoro sia continuo e perciò si occupano di rafforzare la consapevolezza della comunità in merito alla violenza contro le donne e l’intervento tempestivo e non invasivo. Poiché ad occuparsi di questa tematica ci siano persone competenti, è importante la formazione anche del settore socio sanitario e della polizia sulla gestione e la mappatura dei casi di violenza, mettendo in contatto quelli che sono i partner formali (polizia, health centre, amministrazione pubblica) e quelli informali (change agents, catechisti, anziani) per creare una rete di collaborazione al fine di gestire i casi in maniera opportuna.