Karamoja, Uganda, 2100 giovani hanno un‘opportunità di lavoro in più grazie a Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo
Presentati da Africa Mission-Cooperazione e Sviluppo alla manifestazione "Karamoja, prima Fiera dell’Agricoltura e del Commercio" i risultati del progetto di avviamento al lavoro di 2100 giovani karimojong.
Si è conclusa domenica primo novembre la "Prima Fiera dell’Agricoltura e del Commercio" (Karamoja 1st Agricultural and Trade Fair 2015), inaugurata a Moroto (Uganda) il 26 ottobre.
Alla manifestazione hanno partecipano diverse imprese locali, provenienti da varie parti del Paese, e 22 organizzazioni no-profit operanti in Karamoja. La fiera è la prima esperienza del genere nella regione ed è il segno di un percorso di "sviluppo" che è stato avviato in Karamoja negli ultimi anni e segna l’inizio di una nuova fase storica nella vita di questa poverissima regione del nord-est dell’Uganda.
Anche Africa Mission Cooperazione e Sviluppo ha partecipato all’evento per mostrare le attività che vengono svolte grazie ai progetti di sviluppo realizzati nella regione.
In particolare sono stati presentati i risultati del progetto biennale “Gateway” realizzato nell’ambito delle attività educative del Centro Giovani "don Vittorio" di Moroto.
Il progetto è iniziato nel 2013 con l’obiettivo di portare avanti per 18 mesi un piano di sviluppo diretto ad aiutare i giovani del nord Uganda ad inserirsi nel mondo del lavoro più facilmente, tramite la frequentazione di corsi di formazione. Si tratta di un progetto molto ambizioso con lo scopo di offrire gratuitamente la possibilità a 2100 giovani di apprendere i rudimenti di un mestiere, dando ai più dotati anche un sostegno post diploma della durata di circa sei mesi.
Il percorso è stato realizzato all’interno del Comunity Development Centre "don Vittorio" di Moroto ed ha coinvolto anche tre istituti scolastici locali, posti in tre diversi distretti del Karamoja: il Kaabong Technical Institute, il Moroto Technical Institute e il Comboni Polytechnic Institute di Naoi.
Il centro “Gateway” ha fornito corsi di alfabetizzazione, lezioni di matematica e corsi professionali in 9 discipline differenti quali: meccanica; agroforestazione; para-veterinaria; muratura; taglio e cucito; piccola cucina; cura dell’infanzia; meccanica di pompe idrauliche e uso del computer. Inoltre, è stato svolto un importante ruolo di mediazione tra le offerte di lavoro presenti in loco e i giovani appena diplomati. La cerimonia di consegna dei diplomi agli ultimi 233 giovani che hanno concluso il ciclo biennale dei corsi è stata celebrata il 23 settembre di quest’anno a Moroto alla presenza delle autorità locali.
A seguire il progetto “Gateway” ed organizzare la partecipazione del Movimento di don Vittorione alla Fiera dell’Agricoltura e del Commercio di Moroto è stato Kul Chandra Timalsina, collaboratore nepalese, che ha dichiarato: "Siamo ormai alla conclusione del progetto e i risultati finali sono davvero soddisfacenti: un 30% di questi giovani ha avviato un’attività in proprio (piccola officina, negozio con medicine per animali, produzione di cibo e dolci), un 60% ha trovato un lavoro nelle imprese che sono arrivate in Karamoja (nel settore edile e commerciale) o nelle organizzazioni umanitarie presenti, e alcune ragazze hanno aperto un piccolo "asilo nido". Solo un 5% non è riuscito a mettere a frutto gli insegnamenti dei corsi, mentre il rimanente 5% ha deciso di continuare gli studi".
Un progetto che per Africa Mission-Cooperazione e Sviluppo suggella, da un lato, un percorso di impegno in favore dello sviluppo del Karamoja iniziato nel 1972, e dall’altro, costituisce un nuovo punto di partenza per affrontare le nuove e impegnative sfide che nel futuro aspettano il popolo della Karamoja e, in particolare, i suoi giovani.
"Un importante risultato raggiunto grazie all’impegno e alla passione che Kul mette nel suo servizio - ha aggiunto il direttore Carlo Ruspantini, presente all’apertura della manifestazione - ma raggiunto soprattutto grazie al lavoro del gruppo di volontari e collaboratori, italiani e locali, che con la loro presenza e il loro entusiasmo continua a portare avanti il messaggio di solidarietà lanciato da don Vittorione 43 anni fa".