L'8 settembre in Karamoja, la festa nel cuore!
Questo racconto non necessita di grandi introduzioni, leggetelo con attenzione perchè la testimonianza di don Sandro arriva direttamente al cuore.
Grazie don!
"Come non ripensare qualche attimo alla bella giornata trascorsa sabato scorso, 8 settembre, insieme ai giovani della parrocchia della cattedrale di Moroto, quelli di Nakapiripirit e quelli di Lorengedwat, ai piedi della immagine della Madonna (una copia di quella del Pelingo) che è venerata proprio nella chiesa della parrocchia di Lorengedwat. Questo incontrarsi dei giovani in questo luogo sta diventando per la diocesi di Moroto qualcosa di abbastanza abituale. D'altra parte i luoghi in cui è venerata la Madonna in tutto il mondo sono luoghi di incontro per la preghiera e la fede. L'8 settembre, la festa della Natività di Maria, anche qui, come in tanti parti del mondo, d'Italia e della diocesi di Urbino, abbiamo pensato di incontrare la Madonna in una chiesa dove c'è una sua immagine. E per il secondo anno di seguito ho suggerito di recarci a Lorengedwat, luogo che per me ha ormai il sapore di casa per la presenza di una copia dell'immagine della Madonna del Pelingo. E'stato facile trovare l'accordo tra i giovani delle tre parrocchie, ma molto più difficile l'organizzazione: il problema rimane sempre quello dei mezzi di trasporto e del cibo. Soprattutto il problema è quello di dove trovare il denaro per queste due cose. Abbiamo innanzitutto deciso che non tutto poteva essere gratuito, anche per abituarli a fare qualche sacrificio per le cose importanti. Pertanto abbiamo chiesto ai ragazzi, che volevano aderire al pranzo, 3000 shellini ugandesi (pari a circa 70 centesimi di euro) che sono stati sufficienti per il pranzo tradizionale fatto di un piatto unico con posho (polenta locale), riso e polenta. Il trasporto dei ragazzi riguardava i giovani di Moroto che dista circa 32 chilometri dal luogo dell'incontro e quelli di Nakapiripirit che sono a circa 60 chilometri. Con un po' di pazienza siamo riusciti a trovare anche il denaro per il gasolio per i due camion messa a disposizione da Africa Mission e la diocesi ci ha messo a disposizione un camion, compreso il diesel, con autista.
Questa la disposizione dei tre luoghi: Nakapiripiri → 60 km Lorenghedwat →.32 km Moroto.
Già venerdì con alcuni giovani di Moroto siamo stati a Nakapiripirit per portare e montare quattro tendoni per ripararsi dal sole e per addobbare il luogo della celebrazione.
Al mattino di sabato 8 settembre alle ore 5,00 è partito dalla sede di Africa Mission a Moroto il camion per andare a prendere i 45 ragazzi di Nakapiripirit (facendo 92 km) e trasportarli a Lorengedwat (altri 32 km); alle 8,40 siamo partiti con due camion da Moroto trasportando 70 ragazzi, l'impianto di amplificazione per la Messa, il cibo da cuocere, l'acqua da bere e i pentoloni per cucinare.
Al segnale stradale di Lorenghedwat i ragazzi sono scesi dai camion e abbiamo percorso a piedi l'ultimo chilometro, fino al luogo della celebrazione a lato della chiesa, cantando in continuazione.
Il numero dei giovani è stato senz'altro ridotto a causa dei 3000 shellini per il pranzo, ma l'incontro è stato ugualmente molto bello.
Alle ore 10,40 è iniziata la Messa, celebrata in lingua karimojong, che io ho presieduto e che è stata concelebrata dai parroci di Lorengedwat e Nakapiripirit. Come è solito da queste parti, la Messa è stata molto animata e partecipata con canti a danze da tutti e tre i gruppi dei giovani. Oltre a loro che saranno stati almeno 160, erano presenti anche moltissimi bambini della parrocchia e anche adulti: una bella assemblea che con gioia ha celebrato questa festa della Madonna. Io ho tenuto l'omelia, chiaramente in italiano, che padre Justine, parroco di Nakapiripirit, che conosce l'italiano, ha tradotto nella lingua karimojong. Il tempo in Africa è gratis e la Messa può tranquillamente durare anche due ore e oltre, come è successo in questa occasione. Nessuno si è lamentato. Anzi, dopo la Messa, la festa è continuata perché ogni gruppo di giovani si è esibito in danze tradizionali.
Quindi, credo che fossero passate le ore 14,00 quando è stato servito il pranzo per tutti i giovani di Moroto, Nakapiripirit e una quindicina di quelli di Lorenghedwat che avevano dato l'adesione.
Come al solito il pranzo è la parte più breve dell'incontro perché, data anche la fame, sono velocissimi a finire quel piatto, anche se colmo di cibo.
Quindi per primi sono ripartiti i giovani più lontani, quelli di Nakapiripirit e in seguito dopo aver smontato i tendoni, e caricato i camion con tutte le altre cose sono ripartiti i giovani di Mororto. Il camion della diocesi ha dovuto fare due viaggi. Alle ore 19,00 eravamo tutti a casa, veramente soddisfatti per la bella giornata. Come al solito sono stati di grande aiuto, partecipando attivamente, i giovani che sono qui, come collaboratori e come servizio civile, nella casa di Africa Mission,.
Quanto ho scritto non è una semplice cronaca, ma è anche il bel cammino che sto vivendo con questi giovani del Karamoja, che sempre di più sento come figli e per i quali cerco di spendermi totalmente. E' bello accompagnarli nella loro crescita. La loro povertà materiale, se arricchita da una fede autentica e forte, sono sicuro che li aprirà ad un futuro di felicità vera. E intanto anch'io divento sempre più ricco di gioia! E le tante difficoltà che ogni giorno si incontrano non limitano l'impegno, ma lo rendono sempre più forte e audace.
Grazie, Signore, perché sempre ci sostieni. Grazie Vergine Maria per la tua vicinanza. Grazie amici, che mi accompagnate con la preghiera e il ricordo".