Mons. Antonio Riboldi: un dono per tutti noi.

Mons. Antonio Riboldi: un dono per tutti noi.


Amico di don Vittorio è stato per tanti anni un sostenitore appassionato del servizio di carità di Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo fra i poveri dell'Uganda offrendo le sue riflessioni, la sua preghiera e il suo contributo.

"Noi sappiamo, o dovremmo saperlo, che il tempo, la vita, non è 'una cosa', che non si sa da dove venga, perché e dove porti, ma è un ineffabile dono del Padre, dato solo per accedere alla Sua infinita ed eterna felicità: un dono di amore che attende amore."

In questo modo inizia l'ultimo articolo che mons. Antonio ha scritto per "Anche Tu insieme", la rivista degli amici del Movimento Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo.

Mons. Antonio ha accettato con gioia i doni che Dio gli ha fatto e, a sua volta, si è fatto dono per tutti coloro che hanno incrociato le sue vie.

Alto, imponente, mons. Antonio con la sua presenza suscitava una certa soggezione, poi aveva un sorriso che, invece, lasciava trasparire la grande tenerezza del suo cuore.

Lo abbiamo conosciuto ai tempi in cui viaggiava con la scorta e il giorno prima di arrivare in sede si presentavano gli uomini della Digos a controllare gli ambienti. In quei tempi tuonava senza paura contro la violenza camorrista che annullava la dignità dell'uomo attraverso la sopraffazione e l'intimidazione, e invitava a combatterla con la carità, con l'incontro, con azioni concrete a difesa dei più vulnerabili.

Ed è proprio questo tuonare che lo avvicinava a don Vittorione, che ricordava sempre con affetto. Scriveva in una recente lettera: "Carissimi di Africa Mission, conoscete il mio grande affetto che mi unisce ad 'Africa Mission' frutto di quel vulcano di carità che era don Vittorione. Difficile raggiungere la sua grandezza di cuore. Ma voi ci provate ed è quello che rende cara la vostra vita per quella degli altri e siete graditi al Signore. Ogni volta che riusciti a dare speranza con l'amore ad uno dei fratelli dove operate, è come annunciare Cristo Risorto. Per questo auguro a voi tanto zelo. Io vi sono sempre vicino e lo sapete. Vi abbraccio tutti di cuore e vi benedico. Antonio, Vescovo".

Era un pastore fedele al suo popolo e per questo da uomo del nord ha scelto di rimanere ad Acerra come vescovo emerito fino alla fine del suo percorso terreno.

Ancora oggi la sua lettura del mondo era profetica e il giudizio era netto e chiaro, scriveva sempre nel suo ultimo articolo per AMCS: "Ci sono poi sventure che l'uomo cerca. Penso alle tante vittime della droga, ai suicidi, alle violenze tra le mura, ai bambini 'buttati' come se fossero rifiuti …! Ma si può dare la colpa a Dio o non si dovrebbe invece interrogare la società, che poco fa per dare una formazione ai giovani,"... "Coltivare la violenza che è 'dentro' ogni uomo –, invece che combatterla, ... 'in Nome di Dio'. Una vera diabolica bestemmia, che è causa di tanti lutti e dolori."

Ma il suo sguardo sul reale, anche sui fatti più terribili, era sempre nella prospettiva dell'amore di Dio e per questo era capace di trovare ed indicare le ragioni della speranza.

"In certi momenti ho avuto la sensazione, lo confesso, di un'apparente 'indifferenza' di Dio, ma poi, sempre, ho 'visto' il risveglio della Sua potenza, che va ben oltre le nostre paure immediate, frutto della nostra debolezza umana, anche nella fede."

Mons Antonio, aveva chiaro il suo ruolo e in ogni suo intervento aiutava chi lo ascoltava a riscoprire il senso vero della propria esistenza.

"A noi è dato solo di vivere ogni istante come fosse il primo e l'ultimo della vita, sapendolo riempire di quella giustizia, libertà, verità e solidarietà, che sono la cattedrale della pace nostra e di tutti. Ma la paura no! ..."

Grazie don Antonio per aver condiviso con noi i tuoi talenti.

Ti ringraziamo a nome di tutti gli amici di Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo e conserveremo nei nostri cuori questo tuo ultimo, definitivo, invito alla speranza.

"Non resta che accogliere questi inviti alla speranza (che Papa Francesco ci offre ndr), anche perché, accanto al male, ci sono tanti segni di bontà, che forse non fanno notizia, ma sono 'il silenzio della foresta che cresce'. Voi ne siete…testimonianza vivente! Grazie.".

Grazie a te mons. Antonio.

Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo