Natale speciale per Africa Mission-Cooperazione e Sviluppo attraverso l'impegno dei giovani dello Youth Centre
Le festività natalizie stanno per giungere al termine: per il secondo anno consecutivo è andato in scena il Presepe Vivente organizzato da don Sandro de Angeli con Akiki Romexy, nostro collaboratore, e i giovani dello Youth Center (Centro Giovani) di Moroto; si è trattato di un evento speciale che quest'anno è stato portato anche a Nakapiripirit, a 70 km circa da Moroto. Una sessantina di giovani ha rappresentato l'evento della Incarnazione attraverso questi eventi: annuncio dei profeti, annuncio dell'angelo a Maria, visita di Maria ad Elisabetta, sogno di Giuseppe, viaggio di Giuseppe e Maria a Betlemme, annuncio della nascita ai pastori e loro adorazione, viaggio dei Magi e loro adorazione. Il presepe vivente si è concluso con canti e danze tradizionali.
Ad assisterli c'erano anche i ragazzi in Servizio
Civile, tra cui Lorenzo D'Agosta,
che spiega: «Molti ragazzi sono stati
impegnati nella preparazione dei costumi, della sceneggiatura ecc. La
sceneggiatura è stata scritta in karimojong, la lingua locale. Le capanne rappresentano delle case e sono
stati anche allestiti dei tavoli per il mercato. Anche la parte dell'officina
del compound è stata coinvolta. I ragazzi si alzavano la mattina presto per
raccogliere l'erba per rivestire queste strutture. È stata allestita la capanna
dove alloggerà Maria con Gesù e Giuseppe. Sono stati impiegati degli animali
veri per questa rappresentazione. È stato costruito pure il trono di Erode. I
ragazzi si sono impegnati molto, fin dal primo momento: ogni giorno le prove,
sia dei balli, che per i testi. Per
quanto riguarda la sceneggiatura, hanno dato l'anima perché per loro è un modo
per esprimersi. Questa rappresentazione è avvenuta grazie a Don Sandro e Akiki,
responsabile del Centro Giovani. Questa maniera di collaborare e stare con
loro, di responsabilizzarli è la vera ricchezza di quest'esperienza.»
Il giorno di Natale, nel salone del centro giovanile, è invece
stato predisposto il pranzo per 50 anziani, che è la categoria di persone più
povera. I ragazzi avevano già instaurato un rapporto con loro nei giorni
precedenti, recandosi alle loro case per conoscerli e il mattino di Natale li
hanno accompagnati prima alla Messa, poi al pranzo, dove li hanno serviti,
mentre altri ragazzi cucinavano.
Così Don Sandro
De Angeli racconta l'esperienza: «La casa di Africa
Mission - Cooperazione e Sviluppo si è aperta agli anziani per offrire un pasto
in questo giorno di festa, e i giovani si sono messi a servizio di questi
"poveri". Penso che in Karamoja non si sia mai visto il servizio a
tavola per un pranzo. Normalmente si usa il self service. Ma che pranzo di
Natale sarebbe stato con il self service? Volevamo stare insieme e mangiare
insieme. Allora ogni giovane ha servito un piatto di cibo per sé e uno per un
anziano e tutti insieme si è data continuità, con il pranzo, alla grande
"Eucarestia" iniziata qualche ora prima nella Messa vissuta insieme.
E' stato un grande momento di gioia, la gioia del condividere,
dell'incontrarsi, del volersi bene. E' stata un grande insegnamento: Gesù lo
incontriamo nel servizio ai poveri, nell'attenzione ai più bisognosi, nel
condividere un po' di tempo con chi è solo. E' stato il grande incontro tra il
Karamoja del passato e il Karamoja del futuro, gli anziani insieme ai giovani.
Se continueranno questa attenzione, questo servizio, questa condivisone sarà
assicurato un buon futuro per il Karamoja! Grazie Signore per questo NATALE
BUONO!»
Infine, l'ultimo dell'anno al
centro giovanile di Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo, una sessantina di
ragazzi dopo aver animato la Messa in Cattedrale, si sono ritrovati al salone
del centro giovanile per stare insieme con cena, giochi e danze nell'attesa
dell'anno nuovo. Al mattino sono stati trasferiti con due camion a Lorenghedwat
per celebrare la Messa insieme ai giovani di questa parrocchia nella cui chiesa
c'è una copia della Madonna della Misericordia che è venerata al Pelingo di
Acqualagna, Santuario diocesano di Urbino.
Ecco il racconto della nostra volontaria Selen Portella «La sera del
31 siamo andati in Cattedrale, la messa è stata detta dal Vescovo e animata dal
coro Regina Mundi. Poi siamo andati a preparare la pasta (grazie Lorenzo!) per
tutti e la pizza (Grazie Juliana!).
Abbiamo raggiunto i ragazzi allo Youth centre dove abbiamo servito
posho, fagioli, cavolo, pasta pizza a tutti. Abbiamo cenato tutti insieme e poi
ci siamo dati ai giochi e ai balli in cerchio. Alla mezzanotte abbiamo stappato
bottiglie di vino analcoliche da bere tutti insieme per brindare la nuovo anno,
i ragazzi si sono divertiti molto, ma non hanno fatto troppo tardi perché il
giorno dopo partivano per Lorendendwat e dove hanno incontrato altri loro
coetanei e condiviso il primo pranzo dell'anno. È stata una bella esperienza
per tutti, sia per noi che per i ragazzi, che hanno apprezzato sia quello che
abbiamo cucinato per loro, sia i giochi e i balli. Siamo andati a letto contenti,
con la speranza che il nuovo anno riservi per i ragazzi nuove sfide e
opportunità»