Nessuna lotta può concludersi vittoriosamente se le donne non vi partecipano al fianco degli uomini.

Nessuna lotta può concludersi vittoriosamente se le donne non vi partecipano al fianco degli uomini.

Camilla, nostra collaboratrice a Moroto, ci manda questa bella riflessione dedicata alla Giornata della Donna, una giornata in cui un intero Paese si ferma per festeggiarla.

"Nessuna lotta può concludersi vittoriosamente se le donne non vi partecipano al fianco degli uomini.
Al mondo ci sono due poteri: quello della spada e quello della penna. Ma in realtà ce n'è un terzo, più forte di entrambi, ed è quello delle donne".  
Malala Yousafzai

"L'8 Marzo in Uganda è un giorno speciale e proprio perché ritenuto un giorno particolare è considerato "public holiday". Non si lavora ma si festeggia la donna. Ma la donna in certi contesti, in certi paesi, in certi continenti è ancora considerata ad un livello inferiore, non pari ed eguale all'uomo. In Karamoja, dove Africa Mission – C&D opera da tantissimi anni, la realtà vissuta dalle donne è una ancora una realtà difficile. Le donne karimojong devono ancora lottare quotidianamente per vedere rispettati i propri diritti e la propria dignità. Non è difficile trovare situazioni di sfruttamento, violenza e maltrattamento. In alcune realtà, è una discriminazione a volte sottile e impercettibile; in altre molto più forte e visibile. 
Ma bisogna riconoscere che la situazione della donna in Karamoja varia molto a seconda del contesto in cui vive: non si può categorizzare insieme una donna che vive a Moroto con una che vive in un remoto villaggio. Le situazioni che tali donne vivono e di conseguenza le bambine e le ragazze sono completamente diverse. Imperversano ancora i fenomeni dell'"early pregnancy", "child marriage"  e delle "FGM/C" (mutilazioni genitali femminili) in alcune aree della regione, mentre in altre zone si stanno sviluppando tematiche e problemi diversi. È solo informando, aiutando e seguendo il percorso di crescita delle ragazze e delle donne che esse acquisiranno la forza e la capacità di reclamare i propri diritti, di denunciare le violenze e di essere delle donne più forti. 
Tra i numerosi compiti che alle donne sono affidati, vi è quello della crescita dei figli. Compito importante e determinante il futuro dei bambini ma anche per il futuro di questo paese, l'Uganda. È per questo che all'interno del progetto finanziato da Unicef è prevista una specifica attività sul tema della genitorialità. Si tratta principalmente di un training sul "positive parenting" e su alcune buone pratiche da mettere in pratica nella propria vita da genitori. Saranno 350 i genitori che frequenteranno i training nei vari distretti, i quali a loro volta avranno il compito di sensibilizzare altri 5 genitori per un totale di 1750 genitori. È vero che rispetto al numero degli abitanti del Karamoja, sembrano veramente pochi; ma è anche vero che solo partendo dai piccoli numeri si possono raggiungere grandi risultati. I training non prevedono la partecipazione di sole donne, ma sono presenti anche uomini e padri. Di solito, sono le donne a prendersi cura dei bambini e ad accompagnarli nella loro crescita, molto spesso anche per il semplice fatto che gli uomini lavorano mentre le donne stando a casa sono dedite alla casa e alla famiglia; o se comunque svolgono qualche piccolo lavoro sono in grado di portarsi il bambino con loro. Ma proprio perché si ritiene che l'uguaglianza di genere sia fondamentale, l'attività portata avanti dallo staff di Child Protection è rivolta sia agli uomini che alle donne. È solo coinvolgendo gli uomini nelle attività "tipicamente" femminili che si potrà raggiungere una reale uguaglianza di genere ed è solo così che si instaurerà un rapporto paritario tra uomo e donna".