NEWS DAL KARAMOJA: PROGETTI "KALIP" e "GATEWAY CENTRE"

Dopo le feste natalizie sono tanti i report che ci sono arrivati sui progetti che si stanno svolgendo in Uganda. Ve ne proponiamo due in particolare, "Kalip" e "Gateway Centre", portati avanti da due giovani manager: Zuzana Filipova, 25 anni, e Davide Prata, 30. Il primo prende vita dall’acqua per arrivare ai gruppi di credito e alla formazione per gestire fonti idriche e denaro. Il secondo si basa soprattutto sulla formazione dei giovani, dando la possibilità di imparare un mestiere insieme a una cultura di base. Buona lettura.

KALIP Kalip è un progetto che nasce per migliorare tutta una serie di situazioni avverse del Karamoja. È gestito da Cooperazione e Sviluppo e finanziato all’interno di un consorzio di Organizzazioni Non Governative, il responsabile di progetto si chiama Zuzana Filipova, 25 anni, alle spalle studi internazionali sull’ambiente.
Oltre a un clima che alterna siccità ad alluvioni, la regione si trova a dover far fronte alla carenza di infrastrutture e servizi sociali, al deterioramento delle risorse naturali e al commercio che boccheggia. Inoltre alcuni programmi di emergenza non hanno saputo integrare le nuove conoscenze agropastorali con quelle secolari del popolo Karomojong e hanno causato uno stato di dipendenza e insicurezza nelle persone. Sembra quasi una provocazione ma il punto da cui si vuole partire con il progetto Kalip è l’acqua.
L’acqua infatti è il fattore per cui si muovono tanti altri settori. Con la costruzione di dighe sotterranee, di sistemi per la raccolta di acqua piovana, il ripristino di abbeveratoi, stagni, dighe di superficie e tanto altro, non solo si migliorano le condizioni igienico-sanitarie ma si dà alla gente un’opportunità di lavoro, di guadagno e di auto imprenditoria. Per questo, oltre agli interventi tecnici, ci sono degli interventi formativi volti a insegnare a conservare e utilizzare consapevolmente il denaro guadagnato attraverso i gruppi di risparmio e credito.
Il vero punto di forza, per cui il progetto è molto apprezzato anche dalla popolazione, è l’aver avvicinato l’acqua ai villaggi. In alcuni casi la distanza per raggiungere le fonti d’acqua è diminuita da 7 km a 500 mt. Inoltre, sempre parlando in generale, le persone stanno iniziando ad acquisire la metodologia e a usarla per far fronte alle situazioni relative alla salute, all’educazione e ai disastri naturali. Nello specifico, per esempio, il Motany Rock Catchment, un sistema di raccolta di acqua piovana, ha avuto le congratulazioni persino dalla First Lady Ugandese Janet K. Museveni. È un sistema che funziona meglio di altri più complessi e costa poco, queste sono le idee che funzionano.
Kalip in cifre
Ad oggi costruiti:
• 8 dighe sotterranee
• 6 sistemi di raccolta d’acqua piovana
• 63 abbeveratoi
• 12 stagni
• 18 terrapieni trapezoidali per l’agricoltura
• 17 terrapieni semicircolari per la piantumazione di alberi


GATEWAY CENTRE Il progetto Gateway Centre, è il risultato di un accordo di partecipazione di AM-C&D ad un piano di sviluppo per i giovani del Nord Uganda. È iniziato a settembre 2013 e durerà 18 mesi nei quali 2100 giovani impareranno un mestiere gratuitamente, saranno aiutati a entrare nel mercato dal lavoro e saranno a loro volta punto di riferimento formativo per altri giovani.
L’urbanizzazione del Karamoja ha bisogno di lavoratori specializzati, figure quasi del tutto assenti tra i giovani perché non esistono scuole o corsi professionali. Allo stesso tempo la disoccupazione tra i ragazzi è altissima quindi la regione del Karamoja e Moroto in particolare, più delle aree rurali, si trovano ad essere le zone più sensibili ai rischi di povertà, vulnerabilità economica e insicurezza alimentare. Il progetto vuole dare una risposta a questa necessità.
I corsi professionali, che si svolgono al mattino, spaziano tra Meccanica, Salute Animale, Computer, Tecnico dell’Acqua, Cura dell’infanzia, Sartoria, Panetteria e Muratura. Dopo pranzo ci sono i corsi più generici: alfabetizzazione, con diversi livelli, imprenditoria e life skill,ovvero igiene, sanità, protezione contro la violenza domestica, protezione dell’infanzia e finanza. Nei corsi sono stati inclusi volutamente anche ragazzi con disabilità e ragazzi provenienti dalla strada.
Il successo di questo progetto si è visto subito, anche se sono passati meno di quattro mesi dal suo inizio: alle selezioni per i primi 160 posti si sono presentati ben 1300 ragazzi! Inoltre, la costanza, che di solito non è la caratteristica principale dei giovani Karimojong, si è dimostrata un punto di forza perché i casi di assenteismo sono stati solo 10. Di certo avere a disposizione una formazione professionale in centri attrezzati, completamente gratuita è un vantaggio che in pochi si lasciano sfuggire.