In Uganda torna il lockdown. Il presidente ugandese Yoweri Museveni ha annunciato nuove misure restrittive contro l'epidemia di Covid-19 che dilaga nel Paese, che resteranno in vigore per almeno sei settimane. Dal 18 maggio al 18 giugno si è infatti registrato un aumento dei casi di contagio del 17 per cento con 25.685 nuove infezioni; negli ospedali mancano ossigeno e farmaci. L'Uganda ha registrato in tutto 70.893 casi di Covid-19, inclusi 582 decessi.
I provvedimenti, entrati in vigore dalle 22 del 18 giugno, sono severi a cominciare dalla sospensione di tutti gli spostamenti all'interno del Paese, tra regioni, distretti e comuni, per almeno sei settimane. Vietato anche il trasporto passeggeri, sia privato che pubblico, mentre le frontiere restano aperte per i turisti, il trasporto merci e per i trasporti per comprovate esigenze sanitarie. L'aeroporto di Entebbe rimane aperto ma potranno entrare solo gli stranieri che dimostrano di essere stati vaccinati: il semplice tampone negativo del Covid non sarà sufficiente.
È stato introdotto un coprifuoco dalle 19 alle 5.30 del mattino: i centri di svago come bar, sale scommesse, casinò, spiagge e palestre restano chiusi, mentre i commercianti, la maggior parte di prodotti alimentari, devono rimanere nelle loro botteghe e non possono tornare a casa. Le attività sportive e di gioco sono state sospese per 42 giorni, le scuole rimangono chiuse e le sepolture sono limitate a un massimo di 20 persone presenti. Vietate anche le riunioni politiche e pubbliche. Alle ditte dei settori agricoltura, industria, turismo, trasporto merci è stato concesso di mantenere aperte le attività a condizione che i dipendenti lavorino e vivano all'interno delle infrastrutture o uffici per tutta la durata del confinamento. Anche i mercati generali possono rimanere aperti a condizione che il personale lavori e vivi all'interno, mentre dai provvedimenti sono esclusi i centri commerciali che rimarranno chiusi per tutto il periodo del lockdown.
Questo nuovo lockdown di fatto arriva dopo un periodo particolarmente difficile per l'Uganda: il Pil registrato nel 2020 è del 2,9 per cento, meno della metà del 6,8 per cento registrato nel 2019. Gli investimenti pubblici sono crollati come i consumi privati, compromettendo seriamente i settori industriale e dei servizi. Per il 2021 gli economisti prevedevano un ulteriore diminuzione del Pil con una contrazione fino all'1 per cento a causa della durata del primo lockdown, ma questa previsione ora dovrà essere rivista al ribasso calcolando questo secondo confinamento.