PRESENTATO ANCHE A PIACENZA IL PROGETTO "TWOGETHER"

“Il nostro movimento ha condiviso fin dall’inizio questo progetto, perché fa parte del nostro carisma il dialogo tra culture diverse, e siamo disponibili a sostenere e incoraggiare le iniziative che anche a Piacenza potranno nascere a seguito di questa esperienza già sperimentata a Urbino”.
Così don Maurizio Noberini, presidente di Africa Mission, al convegno con cui sabato 3 dicembre, nella sala “Piana” della Cattolica di Piacenza, è stato presentato il progetto “Twogether. Due scuole, due culture, tanti bambini … sotto lo stesso cielo”, sviluppato in un triennio di lavoro dai bambini della “Scuola dell’Infanzia Statale di Cavallino”, nel comune di Urbino, e della “Our Lady of Consolata Infant School” di Kampala (Uganda), con la collaborazione di “Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo”. Il coinvolgimento attivo nel progetto da parte del nostro movimento è stato illustrato da don Noberini insieme a Carlo Antonello, presidente di Cooperazione e Sviluppo, e al direttore Carlo Ruspantini.
A seguire Paola Plessi, insegnante alla “De Amicis” e docente incaricato nella Facoltà di Scienze della Formazione della Cattolica, è intervenuta sul tema “interculturalità e scuola”. “L’esperienza che hanno fatto l’istituto di Urbino e quello di Kampala - ha detto - è interessante soprattutto perché non è nata da un’emergenza, ma dalla necessità riconosciuta di educare all’incontro con l’altro. E su questo aspetto sono i bambini a darci qualche lezione, perché non hanno pregiudizi”.
Gabriele Bacchella, psicologo di comunità e formatore interculturale, ha sottolineato a sua volta il valore positivo del gemellaggio nato tra la scuola italiana e quella ugandese. “Si tratta di un aspetto interessante del progetto - ha osservato - perché implica un approccio esperienziale. E l’incontro con l’altro non avviene mai a livello teorico, ma sempre attraverso un incontro “.
Mons. Sandro De Angeli, assistente spirituale di Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo, ha parlato invece di educazione alla solidarietà. “Mi auguro che i bambini di Kampala, con i quali i nostri di Cavallino si sono incontrati - ha detto -, possano, in seguito, divenire quei colleghi con i quali costruire un mondo nuovo, veramente pacificato perché abitato da persone che si riconoscono fratelli. Ancora una volta il cuore di bambini, sempre capaci di sorprese, diventa progetto di un mondo nuovo, nel quale è possibile la giustizia e vivere pacificati, perché si ha il coraggio di incontrarsi e guardarsi negli occhi senza pregiudizi”.
Il progetto “Twogether”, al quale nel frattempo hanno aderito anche altri istituti, tra cui la Scuola dell‘infanzia "Immacolata" di Piacenza, è stato illustrato nel dettaglio dalla sua ideatrice, l’insegnante di Urbino Giosiana Cepile. A partire dallo scambio umano e culturale tra la scuola di Urbino e quella di Kampala sono nati anche tre libri cartonati costruiti manualmente dai bambini e riprodotti per la stampa da Argalìa Editore. I proventi della vendita saranno devoluti ad Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo per sostenere i progetti a Kampala finalizzati all’educazione scolastica della “Our Lady of Consolata Infant School” e all’acquisto di un nuovo edificio per un’altra scuola ugandese.

Dopo questa prima presentazione del progetto, Piacenza, dal 25 febbraio al 30 marzo 2012, ospiterà anche presso il Museo di Storia Naturale, la mostra “Twogether”, un’esposizione interattiva concepita a misura di bambino che racconterà la storia di questa esperienza, la cui genesi è stata illustrata al convegno da Daniela Cini, di Studio Synthesis, che ha coordinato il progetto.

Il convegno aveva il patrocinio della Provincia e del Comune di Piacenza, dell’Università Cattolica, della Diocesi, della Caritas e dell’Ufficio Scolastico Territoriale, ed era organizzato insieme alla Nuova Editrice Berti.