PRESENTATO IL PROGETTO "TWOGETHER"

Urbino – “Credo che i bambini, con le loro parole, hanno molte cose da dire al mondo di noi adulti”. Con queste parole Giosiana Cepile, ideatrice del progetto “Twogether”, ha aperto, giovedì 25 novembre nella Sala degli Incisori del Collegio Raffaello di Urbino, il convegno “Twogether. Due scuole, due culture, due mondi…sotto lo stesso cielo” promosso da Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo e patrocinato dagli Enti Locali.

Ad introdurre la giornata e i relatori è intervenuta la professoressa Daniela Tittarelli nel cui istituto ha preso vita proprio il progetto in questione. <br>
Presente al convegno anche Gianluca Marcucci, assessore alle Politiche Educative del Comune di Urbino, il quale ha sottolineato come la scuola debba essere un investimento e soprattutto debba portare importanti frutti fra i quali l’educazione alla solidarietà e l’abbattimento di ogni confine. Anche Alessia Morani, assessore provinciale alla Pubblica Istruzione e Integrazione Interculturale, ha elogiato l’esperienza della scuola di Castelcavallino definendola eccezionale ed edificante per i bambini con l’augurio di poter crescere e continuare nel tempo.

Al convegno ha portato il suo saluto anche don Maurizio Noberini, presidente di Africa Mission, il quale ha spiegato ai presenti gli obiettivi principali della nostra ONG. “Cerchiamo di essere – ha spiegato don Maurizio – un ponte con la realtà africana. Per questo abbiamo sostenuto questa importante e interessante iniziativa”.

Al convegno è intervenuta Giosiana Cepile, docente ISC “D. Bramante” di Fermignano e supervisore di tirocinio presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, la quale, visibilmente emozionata, ha spiegato il progetto “Twogether”, un’esperienza di grande valore per bambini e insegnanti. Giosiana ha ricordato come, in questi anni, il progetto ha dato davvero frutti importanti, fra i quali, senza dubbio, la stesura dei tre libri realizzati a più mani dai bambini della scuola dell’infanzia statale di Cavallino e quelli della scuola di Kampala. “Credo che i bambini – ha sottolineato Giosiana – abbiano molto da dire e da insegnare a noi grandi. Per questo credo molto nelle loro parole e in ciò che scrivono”.

Interessante la relazione del professor Massimo Baldacci, ordinario di Psicologia Generale all’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, il quale ha illustrato la metodologia della ricerca-azione. “La ricerca-azione – ha spiegato il professor Baldacci – ha il compito di dare statuto di modello all’esperienza, rendendola replicabile e trasformandola in uno strumento di possibile crescita collettiva. L’auspicio – continua il prof. Baldacci – è che l’esperienza di Twogether, un progetto socio educativo che ha come protagonisti i bambini, registi del loro agire, vada oltre il caso di buone pratiche e diventi un modello a cui tendere in altre realtà scolastiche”.

Il convegno è poi proseguito nel pomeriggio con altri interventi e con i collegamenti in videoconferenza con l’Africa assieme a Cristina Raisi, cooperante di Africa Mission ed i presidi delle due scuole di Kampala, un momento molto emozionante che ha reso ancora più ricco di significato il convegno stesso. Presenti in sala anche tantissimi genitori dei bambini della scuola di Castelcavallino che hanno portato la loro testimonianza “multiculturale” vissuta insieme ai loro figli.

Monsignor Sandro De Angeli, assistente spirituale di Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo, durante il convegno ha voluto sottolineare la valenza interculturale del progetto, ricordando come solo vivendo a stretto contatto con culture diverse riusciamo davvero a comprenderne il loro valore.

Ricordiamo che il progetto “Twogether” si propone, nell’immediato futuro, anche la realizzazione di una mostra itinerante, un viaggio per raccontare la storia di questa amicizia fra bambini molto lontani, ma molto vicini con il cuore.

I proventi dei tre libri saranno interamente devoluti ad Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo ONG per sostenere i progetti a Kampala (Uganda) finalizzati all’educazione scolastica dell’Our Lady of Consolata Infant School e all’acquisto di un nuovo edificio per la Great Valley School.

Per informazioni e approfondimenti visita il sito dedicato al progetto