Con il mese di giugno, abbiamo concluso la seconda annualità del progetto "Nutrire di cibo e di conoscenze i distretti di Moroto e Napak" finanziato da AICS - Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo - che prevede la formazione agricola e di pastorizia per 2.585 karimojong. L'obiettivo è migliorare la food quality (qualità e quantità di cibo sufficiente per una vita sana) e la food safety (cibo sano, che non causi malattie). In questo secondo anno sono state numerose le attività eseguite, nonostante ci sia stato il blocco causato dalla pandemia. Ci siamo concentrati sulla formazione per la produzione di pesticidi organici, sulle fasi di raccolta e stoccaggio delle colture, sulla distribuzione di piccoli ruminanti, suini e buoi e sulla formazione VSLA, un modello di micro-finanza che incentiva e permette alle comunità più vulnerabili di risparmiare denaro e accedere a prestiti per affrontare situazioni d'emergenza. Ovviamente è continuata l'attività principale iniziata nella prima annualità, cioè la creazione e il mantenimento degli "orti-giardino". Fondamentale supporto viene dato dagli esperti dell'Università Cattolica di Piacenza, consulenti nel progetto, e dal partner Cuamm che si occupa dell'aspetto igienico sanitario. Gli altri partner del progetto sono l'ospedale pediatrico Meyer e Isf-informatici senza frontiere.
In questo anno, gli ostacoli sono stati diversi e non parliamo solo del coronavirus. Purtroppo si sono verificate piogge torrenziali che hanno influito sulla semina, sul raccolto e sugli spostamenti. C'è stata anche una ripresa delle razzie di bestiame in tutta la Karamoja. Questa situazione mette in difficoltà le attività di progetto nel settore agricolo, specialmente per la gestione e la vendita degli animali. Le razzie vengono perpetuate nei villaggi con fucili kalashnikov e questo causa molta paura e insicurezza negli abitanti del villaggio e influenza la vita sociale e produttiva. Poi ci sono state numerose epidemie che hanno colpito capre, mucche e pollame e questo ha causato parecchi problemi agli allevatori e contadini. Per non farci mancar nulla, c'è stata anche l'invasione delle locuste che ha interessato le zone dell'East Africa.
Ora siamo entrati nel cruciale terzo anno e ci aspettano numerose attività per completare questo percorso intenso: un modo per sostenerlo è aderire alla campagna "Dacci oggi il nostro pane quotidiano" promossa da Caritas e Focsiv e alla quale anche AMCS partecipa proprio con questo progetto.