REPORTAGE VIAGGIO IN UGANDA GENNAIO 2014

Una delegazione di Africa Mission è stata in Uganda lo scorso gennaio per le annuali verifiche dei progetti. Come spesso accade, alle questioni più burocratiche si sono aggiunte superandole le emozioni, l’affetto e la speranza che nascono dal constatare che c’è tanto da fare e tanto è stato fatto. Un grazie speciale ai nostri collaboratori in Uganda: questo reportage fotografico è un modo per far conoscere la realtà africana, le difficoltà che si trovano a fronteggiare ogni giorno e l’entusiasmo che non manca mai, anche in occasione delle prossime celebrazioni per il 20° anniversario della morte di don Vittorio.

Il presidente Carlo Antonello racconta: “È stato un viaggio intenso, che ha messo in risalto le nuove sfide che ’la crescita economica’ dell’Uganda ci propone. Anche il Karamoja, da sempre abbandonato da tutti, oggi è al centro degli interessi dei politici, degli imprenditori e … dei cinesi.”
“La modernità arriva a passo di carica, alimentata dagli interessi economici, travolge la tradizione e pone i fieri e abili guerrieri Karimojong di fonte ad un nuovo nemico che non conoscono e non sanno combattere. Con l’avanzare della modernità il guerriero non può più lottare e il pastore non ha più mandrie da curare: il Karimojong sta perdendo la propria identità e, al momento, non ha un’alternativa in cui identificarsi.”
“La nostra sfida è ancora quella di rimanere in Karamoja. Per i prossimi 40 anni il ruolo di Africa Mission-Cooperazione e Sviluppo sarà quello di rimanere vicino ad un popolo che avrà bisogno di capire “le modernità” e di imparare a vivere in un mondo che presenta nuove opportunità e anche nuovi “nemici”, molto più subdoli e pericolosi di quelli tradizionali.”
Abbiamo bisogno di persone che abbiano la fede e il coraggio di accettare la sfida di camminare in Karamoja insieme ai Karimojong. E abbiamo bisogno di fondi per portare avanti una presenza capace di porre segni concreti di speranza.
Un abbraccio e a presto, e pregate il Padrone della vigna perché mandi nuovi operai.”