RIGHT TO FOOD: PILLOLE DI IRENE
Irene Moltrer, la nostra volontaria che segue il progetto Right to food (Diritto al cibo) ci racconta la sua esperienza nel settore formazione, sotto la guida della responsabile Pierangela Cantini.
Che cosa centrano i diritti dei bambini con la crescita dei pomodori? E i matrimoni precoci con la raccolta delle cipolle?
Il progetto “Right to food”, diritto al cibo, coordinato da Akena Geoffrey prevede, in tre anni, la formazione di 55 scuole agropastorali nei distretti di Moroto, Napak, Amudat e Nakapiripirit. Lo scopo è quello di diffondere nuove conoscenze nell’ambito agricolo e pastorale, avvalendosi di facilitatori che utilizzano un approccio informale e partecipativo, orientato all’ “imparare facendo”, piuttosto che all’ “imparare ascoltando”.
Il progetto, esteso su tutti e quattro i distretti, coinvolge attivamente più di 1500 persone. All’interno di una trentina di queste scuole agropastorali il gruppo di social workers del settore Child protection è stato coinvolto in un’azione di sensibilizzazione nel corso del mese di aprile, durante il quale sono stati condotti nei gruppi circa 70 dialoghi di comunità su tematiche attinenti al settore socio educativo, come la diffusione dell’HIV/AIDS, le mutilazioni genitali femminili, l’igiene o il lavoro minorile. Ogni incontro si apriva con un paragone tra il lavoro nei campi e negli orti e la tematica sociale affrontata. Al termine dei dialoghi è stato distribuito nelle comunità un volantino che ripercorre i temi trattati.