Sagal dorme.

Sagal dorme.

Mario, casco bianco in servizio in Karamoja, condivide con noi una bella riflessione, tosta diremmo, perché legata a un momento non piacevole, di dolore e amicizia. Momenti che fanno mettere in discussione un po' tutto. 
Poche settimane fa è morto un ragazzo di strada a Moroto, è morto per uno shock elettrico, ha toccato qualcosa collegato alla corrente generale. Un episodio che ha portato la nostra comunità a riflettere, a metterci ancora una volta nei panni dell'altro, del fratello.

"Sagal dorme.
I ragazzi di strada hanno il sonno pesante. Forse perché sono abituati a prendere sonno in posti rumorosi in mezzo alla strada. Hanno il sonno pesante. 
Sagal oggi ci ha messo poco a chiudere gli occhi, quando l'ho visto questa mattina sembrava dormisse davvero. Se non fosse stato per ciò che avevo attorno: quattro fratelli che piangevano, un lettino d'ospedale e una infermiera che puliva la sua strumentazione, mi sarei quasi aspettato che si svegliasse di colpo per farmi una sorpresa (scherzo che i ragazzi sono soliti farmi).
Un ragazzo forse non santo, Timothy, ma un ragazzo che è scappato di casa per paura, confusione e un errore che già qualche mese fa gli era costato caro.
Oggi ho pensato tanto al giudizio: sapevo che lui aveva fatto degli errori nella sua vita, ma sarei stato io diverso?
Cosa sarebbe successo se io fossi nato da una madre morta dopo pochi mesi, un padre che non accenna nemmeno a volermi se non quando sono morto. Non sarei stato tanto diverso. Oggi sarei probabilmente morto anche io.
Ora prego per un sogno: prego perché nessuno mai abbia più paura e che faccia quel giuramento interiore di amore per sé stesso, per gli altri e per nostro padre. La Vita."

Mario Visentin
servizio civile 2019