VERESE RICORDA DON VITTORIO

È stata una celebrazione semplice ed intesa quella che hanno vissuto a La Rasa di Varese gli amici del Movimento Africa Mission-Cooperazione e Sviluppo che, insieme alla comunità parrocchiale, hanno ricordato con affetto don Vittorio nella ricorrenza dei 29 anni della sua ordinazione sacerdotale (avvenuta nel palazzetto dello sport di Varese il 15 settembre 1984).
La celebrazione si è tenuta presso la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria degli Angeli ed è stata presieduta dal parroco don Elio Gentili ed ha concelebrato don Maurizio Noberini, presidente di Africa Mission. Alla celebrazione eucaristica ha partecipato, con i suoi 25 elementi, anche la Corale di San Giorgio di Bisuscio (VA).
Il parroco della chiesa, nella quale don Vittorio ha celebrato la sua prima messa, ha ricordato la figura dell’illustre concittadino, esortando tutti a seguirne l’esempio. Don Noberini ha ricordato la passione missionaria di Don Vittorio e come questa sua premura per gli ultimi sia oggi la stessa premura del movimento missionario da lui fondato. A conclusione della celebrazione, don Noberini ha letto il messaggio di saluto inviato dall’Arcivescovo di Milano card. Angelo Scola che ha ricordato come don Vittorio, che aveva avuto occasione di conoscere personalmente, fosse stato capace di “vivere una vita piena e ricca donandosi ai fratelli”, poi il saluto del Vescovo di Piacenza, mons. Gianni Ambrosio, che “ricordando la bellissima e indimenticabile visita che ho fatto nel gennaio del 2012 nei luoghi dove don Vittorio ha visto realizzare il suo ministero di carità” ha sottolineato la capacità di don Vittorio di richiamare la comunità cristiana a non dimenticare le sofferenze dei poveri.

Dopo la messa, i partecipanti si sono recati presso il cimitero de La Rasa dove, sulla tomba di don Vittorio, si è tenuta una commemorazione guidata da Don Noberini, durante la quale alcuni compagni di viaggio di don Vittorio hanno ricordato, commossi, alcuni momenti di vita vissuta assieme. In conclusione è stata collocata sulla tomba la scultura bronzea appositamente realizzata e donata dall’artista piacentino Franco Pizzi, opera che ricorda il granaio del popolo Karimojong, su cui è incisa la frase: “se il chicco di grano caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto” (Giovanni, cap.12).

La mattinata si è chiusa con il pranzo preparato da Carletto, titolare della omonima trattoria presso la Rasa di Varese e cugino di don Vittorio che, per l’occasione, ha proposto un menu’ con i piatti che don Vittorio preparava quando era ancora il sig. Vittorio, titolare di un rinomato ristorante a Varese.
Durante il pranzo è stato bello ascoltare le tante storie e aneddoti raccontati dagli amici che, con don Vittorione, hanno percorso le vie dell’Africa fin dall’inizio del suo viaggio, un viaggio che, come ha sottolineato il dott. Carlo Antonello, presidente di Cooperazione e Sviluppo, "è ancora oggi il viaggio del suo Movimento".