Wash in Schools a Loputuk. Il racconto di Maria e Daniele.

Wash in Schools a Loputuk. Il racconto di Maria e Daniele.

Raccontiamo spesso quello che facciamo, ma sempre con nuovi punti di vista. Adesso tocca a Maria Fiorani e a Daniele Contini, due dei sei ragazzi in servizio civile con noi in Uganda. Tra le diverse attività ed esperienze che stanno vivendo, ci riportano in queste righe la bellezza e le difficoltà di questo progetto (Wash in School - in collaborazione con Unicef). 

«Tutto ebbe inizio sotto un albero, fine anni 80' inizio anni 90', quando Don Vittorio creò una scuola nella periferia di Moroto, a Loputuk.
Non è vista bene la periferia, ogni mondo è paese, ma in realtà sono sole le prime capanne fuori dalla città, un mix tra villaggio vecchio stile e la nuova idea di città.
Nessuno viene lasciato indietro, nessuno viene dimenticato.
La storia nasce sotto un albero, dopo di che costruimmo una struttura molto semplice, un tetto e due sedie.
Con il tempo è stato realizzato il primo fabbricato e oggi, nel 2019, sono presenti 4 strutture, con classi dalla prima elementare al settimo anno di elementari (dalla P1 alla P7).
Quest'anno la scuola Loputuk P/S è stata inclusa nel progetto Wash in School-Unicef, e ne siamo entusiasti. Pensare alla nostra continuità nel prenderci cura di questa scuola ci rende orgogliosi, ogni volta che si torna a casa da Loputuk escono storie di Don Vittorio e di come è nata la scuola, ti fa pensare che in Karamoja, a Moroto, siamo davvero presenti e ci sentiamo a casa.
Abbiamo iniziato il percorso con la riabilitazione del pozzo, continuato con lezione frontali, pulito la scuola tutti insieme, C&D, insegnanti e alunni, e continueremo per tutto l'anno questo affiancamento, il nostro tema è sempre WATER e PERSONAL HYGIENE!

Il pozzo interno alla scuola era fermo e non funzionante dall'autunno scorso, ottobre/novembre. Pompando non arrivava acqua in superficie.
Il team di riabilitazione estraendo tutte le vecchie pipes si è accorto che il problema era causato da una piccola frattura presente su una pipe sul fondo del pozzo.
Una volta estratte hanno inserito le nuove pipes e rods in acciaio inox (più resistenti e meno degradabili a contatto con l'acqua).
Una volta richiuso il pozzo…con molta ansia…l'acqua è tornata…ed è stato decisamente emozionante vedere tutti i bambini radunati intorno, avvicinarsi e iniziare a bere, lavarsi, giocare.
Infine il grazie verbale più grande è arrivato dalla Head teacher.

Nei giorni dopo siamo andati a fare dei training nella scuola: la mattina con i professori, il comitato di gestione della scuola e l'associazione genitori-insegnanti, mentre nel pomeriggio con i ragazzi.
L'acqua è sempre al centro delle nostre attività, il suo utilizzo, come usare le risorse, l'importanza dell'igiene personale e di cosa vuol dire vivere in un ambiente pulito e come renderlo tale.
Con gli insegnanti abbiamo discusso di come poter trasmettere ai ragazzi l'importanza di queste tematiche, e di come trasmettere ai ragazzi la necessità di prendersi cura delle risorse d'acqua nella propria scuola. 
Al pomeriggio, sempre accompagnati dalle nostre card, dalla fantasia e dai nostri dubbi, con i ragazzi abbiamo parlato a lungo, abbiamo tirato fuori tutti i dubbi e le nostre motivazioni.
Per concludere la giornata di training abbiamo studiato il pozzo, come poterlo utilizzare per farlo durare più a lungo possibile.
Per un gran finale, per festeggiare il ritorno dell'acqua nella scuola, per festeggiare l'acqua e la sua importanza, tutti insieme abbiamo pulito la scuola, con musica, maniche alzate e olio di gomito.
I ragazzi mentre raccoglievano tutta la spazzatura analizzavano con me le problematiche di cui avevamo parlato in classe i giorni precedenti.
Non è una scuola facile, molti ragazzi per arrivarci ci mettono un ora a piedi, ma la loro volontà, i loro sorrisi, ti fanno capire che ci tengono, e che quello che abbiamo iniziato 30 anni fa, e quello che stiamo facendo, è importante e bello».

Maria e Daniele