Bambini a rischio

Progetto finanziato da: KIA (Kerk In Actie)
In collaborazione con: Kayda (Katwe Youth Development Association),, KCV - Katakwi Children Voice, UCAA (Uganda Change Agent Association), Probation and Social Welfare Office, Child Family Protection Unit Police, CDO (Community Development Officers) e Ministero del genere, del lavoro e dello sviluppo sociale).
Durata: 2015- in corso
In Karamoja sono presenti ancora diverse forme di violenze verso i bambini in tutti gli ambiti della società: matrimoni precoci, mutilazioni genitali femminili e gravidanze adolescenziali che affliggono la regione con un tasso del 30% superiore rispetto ad altre regioni ugandesi. I diversi casi di violenza non vengono segnalati a causa delle barriere culturali. In questo contesto, i bisogni fisici e psicologici, con l'aggiunta della povertà, sono le cause principali dell'emigrazione dei bambini che si spostano in altre aree del Paese (chiamati "returnees") in cerca di fortuna e che sono esposti ad un rischio maggiore di sfruttamento.
Nei distretti di Napak, Katakwi, Moroto e a Kampala, un consorzio formato da diverse ONG ha portato avanti un programma triennale incentrato sull'intercettazione e il reinserimento di questi minori nei loro territori d'origine.
Punto fondamentale è quello di aumentare la capacità di recupero di bambini, donne, famiglie e comunità nella regione del Karamoja, così da prevenire e mitigare gli effetti della violenza di genere e delle migrazioni.
Collaboratori del progetto sono il governo, l'amministrazione locale e vari partner in modo da assicurare i servizi base come sanità, educazione, alimentazione, e aumentare lo spazio a disposizione nelle strutture locali statali e private, garantendo l'accesso sostenibile ai servizi di base.
Inoltre il programma intende aumentare la consapevolezza e rafforzare le capacità genitoriali, coinvolgendo le famiglie e le comunità nel processo di reintegrazione, in modo da assicurare l'inserimento e il sostegno ai bambini ed evitare nuovi spostamenti.
fornire sostegno ai bambini di strada e facilitare il loro recupero, riducendo i fattori responsabili delle loro migrazioni