Settore emergenza

Secondo il rapporto UNICEF 2022, circa 235 milioni di persone hanno avuto bisogno di assistenza nel 2021 e 283 milioni di persone in 80 Paesi hanno sofferto una grave insicurezza alimentare. Il rapporto UNHCR relativo alla fine del 2021 parla di 89,3 milioni di persone costrette a fuggire dal proprio Paese a causa di conflitti, violenze, persecuzioni, violazioni dei diritti umani. Emerge anche un altro dato significativo: più dell’82% degli sfollati nel mondo proviene da appena dieci Paesi (Siria, Venezuela, Afghanistan, Sud Sudan, Myanmar, Somalia, Repubblica Democratica del Congo, Sud Sudan, Repubblica Centrafricana, Eritrea). 
Secondo gli ultimi rapporti UNICEF e UNHCR, l’Uganda si trova in una situazione di estrema vulnerabilità, in particolare la macro regione del Nord: l’effetto combinato delle crisi umanitarie in Sud Sudan, come la recente insurrezione nella regione equatoriale che ha incrementato gli sfollati di mezzo milione, le epidemie ed i disastri dovuti ai cambiamenti climatici hanno portato al deterioramento della situazione umanitaria in Uganda nel 2022. A causa della siccità, più di 500.000 persone in Karamoja sono state colpite da una grave insicurezza alimentare. Quasi 92.000 bambini malnutriti necessitano di cure urgenti. Il 20 settembre 2022 è stata segnalata un'epidemia di Ebola all’interno del Paese.



AMCD ha portato il proprio contributo con il progetto ''Azione di Supporto Integrata per le famiglie di rifugiati ospitanti nel distretto di Adjumani'', avviato ad agosto 2022 in collaborazione con Jesuit Refugee Service. Il progetto, che si concluderà nel 2024 ha l’obiettivo di contribuire al superamento della crisi sociale, economica e educativa originatasi dall'emergenza pandemica da Covid-19, fornendo un sostegno integrato ai nuclei familiari dei rifugiati sud sudanesi e delle comunità ospitanti, migliorando in particolare le condizioni economiche di almeno 3.600 donne e giovani nei campi di Olua 2, Ayilo II, Agojo, Elema (scuola elementare) e Nyumanzi. Questo intervento, in continuità con altri progetti già conclusi nella stessa zona, permette alle famiglie di sfollati di iniziare ad integrarsi nelle comunità locali e di poter ricostruire la propria vita in maniera dignitosa, attraverso la formazione professionale e l’avvio di attività generatrici di reddito. 

Nel 2023 è stato prorogato inoltre il progetto ''Sicurezza alimentare in Karamoja, in risposta alla crisi umanitaria'', per supportare le famiglie più vulnerabili attraverso la fornitura di acqua pulita (riabilitazione pozzi) e la consegna di beni alimentari e di prima necessità. Ad ottobre 2023 è stato avviato nel distretto di Adjumani il progetto ''Microeconomia circolare su pratiche agricole, di allevamento e pastorizia tra popolazione rifugiata e la comunità nel distretto di Adjumani'', che si propone di favorire lo sviluppo di realtà commerciali ed associative, di collaborazione tra le comunità rifugiate ed ospitanti come azione di ''peace keeping'' e per il miglioramento delle condizioni sociali, igienico-sanitarie ed ambientali della popolazione. 
 
L’approccio di AMCD nel settore emergenza si pone in linea con le politiche nazionali ugandesi: Uganda Vision 2040, nel capitolo riguardante ''Disaster Preparedness and Management'', dove viene descritta la necessità di rafforzare la capacità del Paese nel contenimento degli effetti delle catastrofi, la necessità di alleviare le sofferenze delle popolazioni colpite dai disastri, attuare piani di prevenzione e mitigazione; il National Development Programme III, al capitolo 24 tratta il tema ''Risk management''; The National Policy for Disaster Preparedness and Management, Directorate of Relief, Disaster Preparedness and Refugees, 2010, in particolare su ''Natural Hazards in Uganda'' e la precedente National Climate Change Policy, 2012. Gli interventi di emergenza AMCD fanno riferimento alle Linee Guida per le iniziative bilaterali di aiuto umanitario, AICS-DGCS, 2016.

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