Mi chiamo Meltreen Sikele, ho 26 anni e vengo dal Kenya, dove ho frequentato per sette anni la scuola primaria. Attraverso il progetto ERASMUS sono venuta in Europa, soggiornando in Repubblica Ceca, Francia e Italia e conseguendo un master dalla durata di 22 mesi in sviluppo internazionale (GLODEP).
Ho conosciuto Africa Mission attraverso l’incontro con Federico Tosca a Pavia, che mi ha messo in contatto con l’associazione. Successivamente sono stata in Uganda nella cittadina di Moroto per 4 mesi, partecipando ad un progetto chiamato Fostering Sustainability and Resilience for FOOD security in the KARAMOJA Sub-Region (F-Sure); sono stata assegnata a questo progetto, il cui scopo è quello di sviluppare la capacità degli agricoltori sulla gestione integrata delle risorse naturali e sulle pratiche di gestione sostenibile del territorio, utilizzando le scuole di campo agro-pastorali e gli approcci di gestione dei bacini idrografici nel distretto di Moroto. Lì ho soggiornato presso una casa comune di Africa Mission insieme ad alcuni lavoratori italiani che mi hanno aiutato a imparare la lingua italiana.
Solitamente mi alzavo e facevamo colazione tutti insieme prima delle 8, successivamente ci recavamo in ufficio dove lavoravamo su diversi progetti che comportavano o meno la nostra partenza per fattorie, villaggi o vari distretti; solitamente avevo il compito di sviluppare gli strumenti di monitoraggio e valutazione per il progetto, oltre a condurre ricerche e analisi dei dati. Per il pranzo era previsto un rientro in ufficio e al pomeriggio si proseguiva con i progetti fino alle 17. Finito il lavoro, alcune volte, avevamo a disposizione del tempo libero, dove potevamo visitare la città, bere qualcosa o fare compere. La sera e la notte diventano poco sicure a Moroto, a causa di furti e insicurezza dovuti al COVID, quindi passavamo la serata a guardare la TV oppure a giocare insieme. Alcuni giorni erano dedicati ad attività diverse, come ad esempio escursioni in montagna, andare alle cascate, fare visite nei safari e altre attività simili.
L’ultima volta che ho incontrato i miei genitori è stato due anni fa, tranne quest’anno che ho avuto la possibilità di vederli durante le vacanze pasquali per qualche giorno, loro vivono in un piccolo villaggio nella contea di Kakamega, fortunatamente riusciamo a tenerci in contatto grazie ai telefoni o cellulari. Al momento mi piacerebbe lavorare con Africa Mission o altre organizzazioni riguardanti lo sviluppo internazionale, possibilmente in Africa. Nei prossimi mesi, prima di tornare in Africa, vorrei visitare alcuni paesi europei lavorando come volontaria, poiché non ne ho avuto la
possibilità a causa della pandemia e del tempo impiegato nello studio.