Le parole chiave sono autonomia e stabilità. È questo il doppio binario su cui si muove il progetto VESP che mira a rendere i giovani autonomi e facilitare una stabilità economico e sociale, contribuendo così a migliorare anche le condizioni delle famiglie e delle comunità.
Come farlo? Tre sono le strade: aumentare le opportunità di lavoro per i giovani; migliorare la capacità degli enti per la qualificazione e l'occupazione; creare un ambiente favorevole alla qualificazione e all'occupazione dei giovani con conseguente aumento della loro remunerazione.
Cosa è successo in questo primo anno di progetto?Dopo l'avvio del programma all'inizio di aprile, sono stati identificati i giovani da coinvolgere nei corsi e individuati gli istituti che avrebbero dovuto ospitarli. È stata realizzata una raccolta di dati direttamente sul campo nelle aree più remote coinvolgendo più di 3 mila giovani, guidata dallo staff di
AVSI: l'attività si è svolta nei distretti di Moroto e Nakapiripirit ed è durata 13 giorni. Inoltre un team di AMCS ha condotto una rapida valutazione dei centri di formazione per scegliere il più appropriato: la verifica è durata sei giorni e ha coinvolto centri di formazione nei distretti di Moroto, Napak, Nakapiripirit e Amudat. L'accertamento riguardava vari criteri: la capacità degli studenti di ospitare, le condizioni delle strutture del centro di formazione, i costi medi per un intero periodo di formazione, l'esistenza di centri ECD o spazi infermieristici sicuri per le madri adolescenti.
Successivamente è stato condotto un "Training of Trainers" con l'obiettivo di istruire i formatori e motivarli: la formazione è stata facilitata da un team di specialisti della
Fondazione AVSI e ha coinvolto 32 persone, tra cui funzionari per lo sviluppo delle competenze, istruttori, business coach provenienti dai distretti di Moroto, Nakapiripirit, Amudat e Kotido.
Una volta identificati i giovani e gli istituti, sono stati iscritti i beneficiari: 302 giovani (156 maschi e 146 femmine) hanno dato il via ai corsi nei tre centri di addestramento. Di questi, 45 sono madri adolescenti.
Sessioni di orientamento giovanilePer far conoscere ai giovani l'ambiente scolastico, AMCS e
AVSI hanno organizzato un esercizio di orientamento, chiedendo ai giovani cosa si aspettassero dalla formazione. I team hanno quindi chiarito cosa avrebbe fornito il progetto. Infine sono state realizzate alcune iniziative finalizzate a costruire una collaborazione con i settori pubblici e privati del mondo del lavoro: il progetto prevede infatti una stretta collaborazione con le squadre tecniche del distretto per fornire servizi aggiuntivi ai giovani e collegarli anche alle iniziative governative disponibili. A tal fine, il nostro staff ha individuato e incaricato vari dipartimenti governativi e ministeri competenti di favorire questa procedura.
Nel tentativo di contribuire alla promozione di un ambiente favorevole alla formazione e all'occupazione dei giovani, è stato organizzato un incontro con gli stakeholder a livello locale dato che l'attuale sistema di mercato in Karamoja non include in modo completo i giovani Karimojong.
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