28 ott, 2024

Autonomia dei giovani, con il progetto Vesp si può

Le parole chiave sono autonomia e stabilità. È questo il doppio binario su cui si muove il progetto VESP che mira a rendere i giovani autonomi e facilitare una stabilità economico e sociale, contribuendo così a migliorare anche le condizioni delle famiglie e delle comunità.
Come farlo? Tre sono le strade: aumentare le opportunità di lavoro per i giovani; migliorare la capacità degli enti per la qualificazione e l'occupazione; creare un ambiente favorevole alla qualificazione e all'occupazione dei giovani con conseguente aumento della loro remunerazione.

Cosa è successo in questo primo anno di progetto?
Dopo l'avvio del programma all'inizio di aprile, sono stati identificati i giovani da coinvolgere nei corsi e individuati gli istituti che avrebbero dovuto ospitarli. È stata realizzata una raccolta di dati direttamente sul campo nelle aree più remote coinvolgendo più di 3 mila giovani, guidata dallo staff di AVSI: l'attività si è svolta nei distretti di Moroto e Nakapiripirit ed è durata 13 giorni. Inoltre un team di AMCS ha condotto una rapida valutazione dei centri di formazione per scegliere il più appropriato: la verifica è durata sei giorni e ha coinvolto centri di formazione nei distretti di Moroto, Napak, Nakapiripirit e Amudat. L'accertamento riguardava vari criteri: la capacità degli studenti di ospitare, le condizioni delle strutture del centro di formazione, i costi medi per un intero periodo di formazione, l'esistenza di centri ECD o spazi infermieristici sicuri per le madri adolescenti.
Successivamente è stato condotto un "Training of Trainers" con l'obiettivo di istruire i formatori e motivarli: la formazione è stata facilitata da un team di specialisti della Fondazione AVSI e ha coinvolto 32 persone, tra cui funzionari per lo sviluppo delle competenze, istruttori, business coach provenienti dai distretti di Moroto, Nakapiripirit, Amudat e Kotido.
Una volta identificati i giovani e gli istituti, sono stati iscritti i beneficiari: 302 giovani (156 maschi e 146 femmine) hanno dato il via ai corsi nei tre centri di addestramento. Di questi, 45 sono madri adolescenti.

Sessioni di orientamento giovanile
Per far conoscere ai giovani l'ambiente scolastico, AMCS e AVSI hanno organizzato un esercizio di orientamento, chiedendo ai giovani cosa si aspettassero dalla formazione. I team hanno quindi chiarito cosa avrebbe fornito il progetto. Infine sono state realizzate alcune iniziative finalizzate a costruire una collaborazione con i settori pubblici e privati del mondo del lavoro: il progetto prevede infatti una stretta collaborazione con le squadre tecniche del distretto per fornire servizi aggiuntivi ai giovani e collegarli anche alle iniziative governative disponibili. A tal fine, il nostro staff ha individuato e incaricato vari dipartimenti governativi e ministeri competenti di favorire questa procedura.
Nel tentativo di contribuire alla promozione di un ambiente favorevole alla formazione e all'occupazione dei giovani, è stato organizzato un incontro con gli stakeholder a livello locale dato che l'attuale sistema di mercato in Karamoja non include in modo completo i giovani Karimojong.

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