Don Vittorio Football Team, una squadra in crescita!

In preparazione al torneo più importante dell’anno, la Uhuru Cup, che si svolgerà a giugno, ho deciso di iniziare a fare degli allenamenti più seri soprattutto prima che vari giocatori ritornino a scuola il 6 febbraio. Inoltre, dato che abbiamo ospitato il “Back to School Village Tournament” (tornei di calcio e netball che hanno aiutato ragazzi e ragazze nel loro ritorno a scuola, ndr) ogni giorno per due settimane come , ho proposto di allenarci la mattina, dalle 8 alle 10. Con il nuovo materiale che ci è stato gentilmente donato da amici in Germania e Belgio, non c’è stato bisogno di convincerli a venire; una mattina ci siamo addirittura trovati in 28 ad allenarci!
Giustamente non si può solo allenarsi senza giocare delle partite, e quindi ho deciso di organizzare delle amichevoli contro due squadre. Come prima partita, e purtroppo solo dopo pochi allenamenti, abbiamo sfidato il Moroto United, squadra che milita nella serie B Ugandese e abbiamo perso 2-0. È già la terza volta che li sfidiamo e dopo le due vittorie dello scorso anno, è arrivata la prima sconfitta. Queste amichevoli ci aiutano a costruire uno spirito di squadra che va oltre il calcio, e cerco sempre di spiegare le dinamiche che succedono sul campo con cose che i giocatori vivono nelle loro vite quotidiane. Come si può vedere nelle foto, Daniele ha deciso di aggiungersi per darci una mano e dopo la partita ha continuato a darmi consigli su come migliorare la squadra dal punto di vista tattico. Infine, ho già fatto richiesta per una “rivincita” che si giocherà martedì 7 febbraio, forse sotto gli occhi dei nostri visitatori Italiani. La seconda amichevole è stata giocata martedì 31 gennaio a Kangole, cittadina che si trova circa 30 minuti da Moroto. Siamo stati invitati da tempo e finalmente abbiamo trovato il modo per fare questa mini gita con la squadra a un paio di tifosi. Il risultato finale è stato positivo, un 2-1 meritato con un buonissimo gioco espresso soprattutto nel secondo tempo. Però la cosa che mi ha reso ancor più felice è stato il fatto che la squadra è arrivata in orario, si è suddivisa i compiti (distribuzione equa dell’acqua e dei chapati, raccolta scarpe e divise, etc) e si è comportata bene in un campo molto duro e pieno di tifosi locali.