PEACE WEEK: UNA SETTIMANA DA NON DIMENTICARE. Per un futuro migliore pieno di speranza.

È passato ormai un mese dalla Peace Week, tradizionale occasione di incontro tra le diverse diocesi di tutto il Karamoja che anno dopo anno invita numerosi giovani a confrontarsi sulla base di valori quali Pace e Condivisione. Il 2016 è stata la 12esima edizione di questo evento, che ha visto la partecipazione di circa 300 giovani: il tema è stato “Riflettendo sulla nostra vita per orientarci verso il futuro”. Una tematica interessante, diversa dagli anni precedenti e per certi versi provocatoria. L’obiettivo è stato quello di far riflettere i giovani sulla loro condizione e sul loro ruolo nella comunità, per spronarli a diventare protagonisti della loro vita e distogliergli dai comportamenti scorretti della società karimojong (alcol, droghe, violenze, abbandono scolastico).

Ecco com’è andata…

Giorno 1. I ragazzi hanno incontrato il Responsabile di Distretto che ha aperto ufficialmente la Peace week; l’attività è stata guidata dal team di Child Protection (Camilla, Janet, Cosmas, Claudia), che ha suddiviso i partecipanti in 20 gruppi. Ogni gruppo ha discusso di una problematica specifica, riflettendo sulle cause dei vari fenomeni e proponendo azioni concrete per ridurre l’impatto del problema sulla società.

Giorno 2. Quali sono i valori del popolo karimojong? Sono destinati ad estinguersi con il tempo? Il governo ugandese rappresenta al meglio il Karamoja? Queste le domande poste da padre Marco Canovi all’interno della preghiera e delle attività del mattino. Anche in questo caso il lavoro si è svolto in gruppi, seguito da una discussione finale tra i ragazzi. Questioni importanti insomma, che hanno fatto riflettere i ragazzi sul concetto di responsabilità verso il loro territorio ma soprattutto verso loro stessi, ma anche sul concetto di futuro, tema quasi sconosciuto nel Karamoja. La serata è trascorsa tra balli e rappresentazioni.

Giorno 3. Maloba (coordinatrice a Moroto in Child Protection) ha riepilogato quanto fatto nei giorni precedenti, per poi riflettere coi giovani su come sviluppare i propri talenti. Per fare questo ha utilizzato la metafora dell‘albero di mango: come un albero ha bisogno di essere piantato in un buon terreno e curato per anni perché possa dare frutti, così ogni persona deve riflettere su se stessa, fare le scelte migliori per il futuro e lavorare duramente per poter avere dei frutti. Divisi per parrocchie, i ragazzi hanno “tirato le somme” della Peace Week, creando un piano d’azione pratico per cambiare il contesto. Nel pomeriggio c’è stata la Marcia della Pace lungo le strade di Moroto e tornei di calcio e pallavolo tra le varie parrocchie presenti. Dopo cena Piergiorgio Lappo (responsabile paese) ha incontrato i ragazzi e li ha incoraggiati a lavorare per il loro futuro, a cambiare la situazione di insicurezza nella quale si trovano, a sfruttare le possibilità che si ci sono per crearne sempre di nuove.

Giorno 4.La settimana si è conclusa con la messa celebrata dal Vescovo di Moroto Damiano Guzzetti e da Don Sandro De Angeli, durante la quale sono stati consegnati due doni simbolo: una piantina di mango a ogni parrocchia in ricordo delle attività del giorno precedente e infine delle pietre con su scritti degli auguri per il futuro, scritte da ciascun ragazzo e poi ridistribuite in modo casuale.

Le parole di Priscah:
"La settimana della pace è un momento molto importante di riflessioni per me, e penso anche per le altre parrocchie. Spero che le attività, i momenti di preghiera, i balli e tanti altri momenti di condivisione siano stati veramente d’ aiuto per la crescita dei giovani. Mi auguro che Peace Week non si fermi qui; che un po’ di giovani per parrocchia raccontino non solo le loro esperienze ma quanto discusso riguardo ai problemi reali dei giovani e a cosa si possa fare per migliorare la situazione per le generazioni future. Per quanto riguarda me, è stato bello incontrare delle persone nuove e ancor più bello rivedere dei volti che, come me, hanno già partecipato a edizioni passate della Peace Week. Per noi giovani queste attività, anche se brevi, sono ben accette perché ce ne sono poche. Cogliamo l’ opportunità con piacere e ringraziamo C&D per quello che fanno per noi. Spero di rivedervi l’anno prossimo."
(Onyany Priscah della Parrocchia Regina Mundi, partecipante).

Le attività sono state impegnative ma hanno dato grandi soddisfazioni. Per questo motivo ringraziamo tutto il team di Africa Mission (Laura Bassotto, Akiki Kevin Romexi, Stefano Mazengo Loro, Don Sandro De Angeli, Maloba, Camilla Marion) impegnato nella progettazione di questo grande evento, con la speranza che le riflessioni di questi giorni diano vita ad un Karamoja migliore!